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Barbara, ’cesarina’ d’Italia Ambasciatrice della cucina

Accoglie i turisti nella sua casa di Montepulciano Stazione, soprattutto stranieri "Innamorata del progetto, sono entrata nella rete di cuoche casalinghe"

Montepulciano, terra di vino, di prodotti di eccellenza ma anche di ottime cuoche. Come Barbara Rocchi che ha sempre avuto una grande passione per i fornelli tanto che ormai da qualche anno ha aperto le porte di casa sua per corsi di cucina e cene dedicate agli amanti dei sapori genuini e della tradizione. Barbara fa infatti parte delle Cesarine, la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia, un progetto che negli anni ha raccolto un successo crescente ottenendo, dal 2019, anche il riconoscimento di comunità diffusa Slow Food per la salvaguardia della cucina tradizionale italiana. Le Cesarine d’Italia (1.500 cuoche certificate in 450 destinazioni d’Italia) ospitano viaggiatori da tutto il mondo creando quelle esperienze di condivisione che sono uno dei trend più ricercati dal turismo di oggi. E l’enogastronomia è sicuramente in cima ai desideri di chi vuole da una vacanza qualcosa di autentico, recitando, perché no, anche un ruolo da protagonista. Barbara Rocchi, che ha nei dolci il suo piatto forte, vive a Montepulciano Stazione e quando i suoi impegni lavorativi lo permettono accoglie i turisti nella sua casa diventando un’ambasciatrice della cucina del proprio territorio. Tra l’altro Montepulciano viene citata come una delle mete estive più gettonate sul portale delle Cesarine. "Vengono quasi esclusivamente stranieri - spiega Barbara Rocchi - quest’anno soprattutto europei anche se tradizionalmente sono gli americani i più affezionati. Ho sempre amato cucinare e aprire la propria casa regala qualcosa di veramente autentico agli ospiti. Mi sono innamorata di questo progetto nel 2010 quando è nato mio figlio, mi sembrava l’ideale per quel periodo della mia vita". Ma Barbara non si è più fermata perché far parte delle Cesarine diventa anche qualcosa di speciale. Nascono infatti amicizie e rapporti che restano nel tempo. "Ricevo spesso inviti dagli Stati Uniti da persone che ho ospitato. Signore americane e australiane - continua Rocchi - hanno fatto dei regali di Natale a mio figlio e ciò è davvero bello. E poi ci scambiamo le ricette. C’è davvero molta professionalità negli standard della Cesarine, tante persone ci chiedono di fare la pasta fatta in casa, i pici, ma sta crescendo la curiosità per il vino. Il visitatore è molto attento al tuo stile, dal cibo fino al modo di apparecchiare la tavola. Cuciniamo anche insieme e si crea davvero una bella atmosfera. La richiesta non manca ma ci vuole preparazione quando la gente viene da te. E loro capiscono gli impegni che hai perché con il lavoro e la famiglia non si può fare tutti i giorni". Ma quando avviene diventa, di riflesso, uno spot anche per il territorio, i suoi prodotti e la sua storica tradizione legata all’ospitalità.

Luca Stefanucci