Bartolo, il primato del verrocchio. Le 28 volte di Guidarini non hanno egual valore delle 19 di Ambrosione

Un’epoca durata 20 anni, tra stop e ritorni. L’esordio nel 2004, i paragoni con Cisi e Guglielmi di Vulci

Bartolo, il primato del verrocchio. Le 28 volte di Guidarini non hanno egual valore delle 19 di Ambrosione

Bartolo, il primato del verrocchio. Le 28 volte di Guidarini non hanno egual valore delle 19 di Ambrosione

Se davvero si è chiusa l’era del mossiere Bartolo Ambrosione (meglio sempre usare l’ipotetico quando si tratta di scelte paliesche condivise), si può affermare che è giunto al termine il ciclo del più longevo uomo sul verrocchio dell’era moderna del Palio. E vogliamo quindi escludere Guido Guidarini, le sue 28 presenze non sono uno scherzo, ma comprendono anche gli anni Trenta quando ben diversa era l’importanza di questo ruolo, oggi davvero scottante. E più si andrà avanti e più lo sarà.

Bartolo Ambrosione aveva rappresentato un mirabile equilibrio mai visto negli ultimi cinquant’anni. Quello in cui, più o meno, aveva messo d’accordo Capitani e Amministrazione comunale, con la benedizione sempre necessaria dell’opinione pubblica. E’ stato mossiere in varie fasi, preso e poi lasciato, di nuovo ripreso in più occasioni: esordio per il 2004 poi sul verrocchio per gli anni 2010 e 2011, torna di nuovo nell’agosto del 2012 per proseguire fino al 2015, riprende il comando per il 2019 e poi dall’agosto 2022 fino al recente 4 luglio 2024, quando sembra essere arrivato al capolinea. In tutto 19 presenze, che oggi sono davvero tante e che segnano un’epoca.

Con qualche presenza in meno troviamo altri mossieri, tutti di epoche diverse e che quasi avevano in pratica un altro ruolo, con cavalli, fantini e strategie molto diverse. Con la rincorsa vista ancora come decima Contrada. Per trovare un altro mossiere con rilevanti presenti per un ruolo altrettanto carico di responsabilità, si deve arrivare a Amos Cisi, sul verrocchio dal 3 luglio 1991 al 16 agosto 1996, quindi 12 volte e con lui Giorgio Guglielmi da Vulci in carica in tre spazi di tempo dal 2 luglio 2000 al 16 agosto 2009 con importanti interruzioni. Se scendiamo, come non vedere un frenetico avvicendarsi di mossieri: Ulrico Ricci 8 presenze, 7 per Daniele Masala e Fabio Magni, 5 per Piero d’Inzeo. Quindi Bartolo Ambriosione, sempre per gli ultimi cinquant’anni, aveva ben rappresentato un punto fermo, la sicurezza di un nome, tanto da non farci guardare probabilmente attorno per scovare altri possibili eredi.

Vedremo se Renato Bircolotti è all’inizio di un viaggio ma è già significativo un suo ritorno che lo porterebbe a due presenze, al pari di Mauro Checcoli. Superando altre meteore degli ultimi anni come Enzo Giorgi, Norberto Capozzela e Natale Chiudani, tutti con una sola mossa. Adesso dovremo abituarci a cambi molto più repentini? Spunterà all’orizzonte un altro Ambrosione? Proseguirà Bircolotti? Domande che già a settembre potrebbero avere una risposta.

Massimo Biliorsi