Beko a Siena, la Regione cala l’asso

La Regione firma accordo da un milione di euro per la formazione dei lavoratori Beko a Siena. Fondi erogati solo con piano industriale sostenibile.

Beko a Siena, la Regione cala l’asso

Giorni di tensione alla Beko di Siena

La Regione cala l’asso: firmato ieri con le parti sociali un accordo di progetto da quasi un milione di euro per la formazione e la riqualificazione dei 299 lavoratori del sito Beko di viale Toselli a Siena. A fronte del prolungato silenzio dell’azienda sul piano industriale, la vertenza si è trasformata infatti in una sorta di partita a poker, a cui Valerio Fabiani, consigliere delegato del presidente Giani per le crisi industriali, ha voluto dare una sterzata.

L’accordo verrà infatti presentato in occasione della nuova convocazione del tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy, atteso entro la metà di novembre. Tuttavia i voucher formativi (3mila euro per ogni lavoratore) verranno erogati dalla Regione, attraverso fondi Pnrr, solo e soltanto dopo l’illustrazione del piano industriale da parte di Beko. Tale piano dovrà essere considerato "sostenibile" da Regione e sindacati, ovvero in grado di garantire la produzione e i livelli occupazionsli nel sito di Siena. L’erogazione dei fondi avverrà previo accordo tra azienda e sindacati, in base alla tipologia di formazione: "C’è da capire se Beko punta al rilancio dello stabilimento di Siens, alla diversificazione della produzione o se invece intende chiudere – la voce delle parti sociali –. In questo caso i voucher formativi non ci saranno, perché non sono fondi ’a pioggia’". Soddisfazione è stata espressa da Daniela Miniero (Fiom Cgil), Giuseppe Cesarano (Fim Cisl) e Massimo Martini (Uilm) per un accordo "di grande valenza politica": "Regione e sindacati tornano protagonisti – è il commento – inoltre la Regione Tosscana mostra al Governo di essere l’unica in Italia ad aver fatto qualcosa di concreto in questa vertenza".

Cristina Belvedere