CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Beko, blitz del sindaco. Incontro con il ministro. Sul tavolo l’affitto del sito di viale Toselli

Al centro della riunione le prospettive dello stabilimento produttivo . Evidenziata la criticità riguardante il canone elevato rispetto al mercato. Attesa per il summit nazionale di domani: operai in presidio a Roma.

Al centro della riunione le prospettive dello stabilimento produttivo . Evidenziata la criticità riguardante il canone elevato rispetto al mercato. Attesa per il summit nazionale di domani: operai in presidio a Roma.

Al centro della riunione le prospettive dello stabilimento produttivo . Evidenziata la criticità riguardante il canone elevato rispetto al mercato. Attesa per il summit nazionale di domani: operai in presidio a Roma.

Mossa a sorpresa del sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, che ieri ha incontrato a Palazzo Piacentini il ministro alle Imprese e al made in Italy, Adolfo Urso, per parlare della crisi Beko. Presenti alla riunione riservata anche il sottosegretario Fausta Bergamotto e il vicesindaco Michele Capitani. Al centro del summit, le prospettive dello stabilimento produttivo di viale Toselli, la cui chiusura è annunciata per la fine dell’anno. In vista del tavolo nazionale convocato al ministero domani alle 16,30, è stata evidenziata la criticità riguardante il canone di affitto applicato dalla società proprietaria dello stabilimento, giudicato non conforme e molto al di sopra dei valori medi di mercato.

Un ostacolo cruciale che rappresenterebbe dunque un serio impedimento alla definizione di una soluzione sostenibile per il futuro del sito. A fronte di tale scenario, il ministro Urso e il sindaco Fabio hanno condiviso la necessità di affrontare questa problematica con urgenza, esprimendo piena disponibilità a collaborare da subito con tutti gli attori coinvolti, per individuare soluzioni concrete che garantiscano la sostenibilità economica dello stabilimento, considerandola un prerequisito indispensabile per avviare qualsiasi percorso di rilancio industriale.

Massimo Martini, segretario della Uilm di Siena, era stato il primo a sollevare il problema: "L’immobile è parte integrante di un progetto di reindustrializzazione. La proprietà dello stabilimento è un fondo e il sito necessita di operazioni di bonifica. Bene l’incontro tra il sindaco e il ministro, perché al tavolo nazionale si pone in modo ufficiale un ulteriore elemento". E ancora: "Si tratta di un elemento di criticità, che era stato oggetto di alcuni passaggi fatti dal sottoscritto con il vicesindaco Capitani – conclude Martini –. Quanto a noi, chiediamo il mantenimento del salario dei 299 lavoratori Beko di Siena e la garanzia che il sito resti in attività".

Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Cesarano, leader della Fim Cisl di Siena: "L’affitto del capannone è il ’pomo della discordia’. Noi vogliamo spostare nel tempo la chiusura, perché se il Governo dovesse concedere la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, è necessario che il sito sia in funzione. Quindi portare l’affitto di viale Toselli sul tavolo può essere uno strumento per trattenere l’azienda a Siena almeno fino al 2027, data di scadenza del contratto di locazione".

Di parere completamente opposto Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil di Siena: "Ma su quanti tavoli si gioca questa trattativa? Se c’è una sinergia tra le parti per mantenere il sito aperto con chiarezza e trasparenza di intenti, bene. Ma mi sento destabilizzata". E poi: "In pratica, già si parla di reindustrializzazione del sito di Siena. Beko, che sarà al tavolo a Roma, è già stata messa alla porta? Qui i temi sono la responsabilità sociale della multinazionale e la sottovalutazione della crisi da parte del Governo". Miniero è un fiume in piena: "Beko non si è alzata dal tavolo al ministero. E’ sbagliato, se ognuno conduce la sua partita. E’ necessario tenere botta sulla permanenza della multinazionale nei siti italiani e pressare il Governo per trattenere l’azienda. Invece così la vertenza è già spacchettata, perché si è parlato solo di Siena".