Siena, 9 febbraio 2025 – Uno spiraglio di speranza dopo cinque mesi di lotta per i 299 lavoratori dello stabilimento Beko di Siena, che si oppongono allo stop della produzione annunciato dalla multinazionale turca per il 31 dicembre. Tra cortei di protesta, incontri istituzionali e iniziative di vario genere “per tenere alta l’attenzione”, venerdì sera finalmente è arrivata una buona notizia. Train spa, partecipata del Comune di Siena, con voto unanime del cda, ha deliberato di inviare alla proprietà del sito in viale Toselli una manifestazione di interesse finalizzata a ottenere maggiori informazioni sullo stabilimento, il contratto in essere e le condizioni di vendita, “a supporto di una continuazione dell’esistenza del polo industriale”.
![Una manifestazione dei lavoratori della Beko a Siena](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ODNjYzNhY2ItNzIzOS00/0/una-manifestazione-dei-lavoratori-della-beko-a-siena.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
In altre parole, Train spa sarebbe pronta ad acquisire il capannone di viale Toselli, raccogliendo “le istanze provenienti dal territorio e dalla principali istituzioni che lo rappresentano, nell’ambito di una vicenda molto delicata, che coinvolge 300 lavoratori e le loro famiglie”.
A fronte di quella che rischia di diventare una vera e propria ’bomba sociale’ per il territorio di Siena, il sindaco Nicoletta Fabio ha quindi fatto ’la mossa del cavallo’. Presente ai tavoli di crisi al ministero, ha infatti messo sul tavolo il jolly, ovvero Train spa. La composizione societaria della partecipata vede il 54,34% di azioni detenuto da 22 amministrazioni comunali del territorio senese. Tra queste Palazzo pubblico fa la parte del leone con il 37,36% delle quote. Il restante 45,66% è in mano a privati: il 31,84% a L.F.I – La Ferroviaria Italiana spa e il restante 13,82% a Banca Monte dei Paschi.
I rumors riferiscono che per l’acquisizione del capannone in viale Toselli potrebbero servire 6,5 milioni di euro, ai quali è necessario aggiungerne altri 4 per la bonifica dell’intera area. L’idea dell’amministrazione comunale è verificare, attraverso Train spa, la disponibilità (considerata probabile) della proprietà a vendere l’immobile. Una volta appurato questo, il passaggio sarebbe rilevarlo e bonificarlo per renderlo attrattivo a un nuovo investitore in termini di canone d’affitto. “A Siena è difficile venire per la mancanza di infrastrutture – spiegava ieri il parlamentare Francesco Michelotti, FdI –, bisogna quindi rendere il sito industriale appetibile in termini di costi di gestione. Come partito sosteniamo l’idea del sindaco Nicoletta Fabio circa la necessità di acquisire l’immobile”. Intanto la nuova riunione del tavolo su Beko al ministero è prevista domani. Durante l’incontro si dovrebbe entrare nel merito di un possibile accordo. Ieri una delegazione di lavoratori è stata ospite della Conferenza Episcopale Toscana, da cui è arrivato un messaggio di solidarietà.