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Economia in scadenza (Poderoso-Lorenzini-Bruci)
Cosa si può provare ad essere allontanati da un’azienda che rappresenta una seconda casa, con un solo anno a disposizione per ricollocarsi sul mercato del lavoro? Questo è quello che stanno vivendo gli operai della Beko di Siena, tra i quali vi sono anche alcuni genitori dei nostri compagni di classe. Sicuramente stanno provando un senso di smarrimento e di solitudine alleviato soltanto dalla presenza di alcune persone buone come la pensionata Ida Maria Bozzi, che ha voluto contribuire con una parte della sua pensione alla causa dei lavoratori, o altre persone vicine al mondo universitario e alla Chiesa, che stanno aiutando i lavoratori partecipando a proteste e cortei per le vie della città.
Cosa pensano, come vivono e che speranze riservano nel futuro è quello che abbiamo chiesto, attraverso le nostre interviste, ai genitori dei nostri compagni.
Di cosa ha paura perdendo il suo lavoro?"Ho paura di non poter più mantenere la mia famiglia e di non riuscire a trovare velocemente un’occupazione a tempo indeterminato".
Per lei cosa significa libertà economica?"Per me, avere una libertà economica, significa poter realizzare progetti futuri e garantire una cultura ai miei figli".
Come si sente sapendo che ha lavorato per un’azienda che oggi non le rende giustizia?"Mi sento svenduto, tradito e abbandonato da chi speravo contasse su di me, per tutta la vita".
Queste sono alcune delle risposte alle nostre domande, quello che noi ci auguriamo è che tutto si concluda per il meglio.