Beko Europe tira dritto sul piano industriale ed è scontro al tavolo con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Il titolare del dicastero ha ricordato che la crisi arriva da lontano, quindi analizzando la situazione attuale in Italia, ha dichiarato: "Beko Europe deve presentarci un piano industriale assertivo, che preveda investimenti significativi in Italia e un piano produttivo e occupazionale che corrisponda alle prescrizioni del Golden power, sia in riferimento alla sovrapposizione con gli altri stabilimenti Whirlpool in Europa, sia con quelli di Beko in Romania". E ancora: "Se non ci saranno novità sostanziali – ha proseguito Urso – rispetto a quanto illustrato nella precedente riunione, il nostro giudizio resterà lo stesso: il piano è inaccettabile dal punto di vista industriale e non corrisponde pienamente alle prescrizioni del Golden power che ben conoscevate".
In difesa dello stabilimento di Siena, che è il sito più a rischio con i suoi 267mila pezzi prodotti nel 2024 (cioè il minimo storico) e l’annunciata chiusura a dicembre del 2025, è intervenuto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, affiancato da Valerio Fabiani, dalla presidente della Provincia Agnese Carletti e dal vicesindaco di Siena, Michele Capitani: "Il Piano è irricevibile e lo contrasteremo con tutte le nostre forze. Beko rappresenta tutta la Toscana ed è il più importante presidio manifatturiero rimasto a Siena".
Da parte sua, la multinazionale (rappresentata da Ilyas Kil, direttore delle Operazioni Industriali di Beko, dal direttore Risorse umane Fabio Colombo e dal direttore Relazioni esterne Maurizio Sberna), ha tenuto il punto: "Beko Europe conferma integralmente il piano di trasformazione delle attività italiane presentato al Governo e alle parti sociali il 20 novembre. Il piano è il risultato di una revisione complessiva delle attività europee dell’azienda, in conformità con il quadro legale e normativo". E ancora: "L’obiettivo primario di Beko Europe è mantenere una presenza manifatturiera e operativa stabile e di lungo periodo nel continente e, in particolare, in Italia – riporta una nota –. L’azienda ha ribadito la centralità dell’Italia nella propria strategia globale come centro di eccellenza per il Cooking, includendo le attività di Ricerca e sviluppo e di design industriale, con un investimento di 110 milioni di euro per la produzione di piani cottura, forni e microonde da incasso".
E infine: "Beko Europe conferma la disponibilità a proseguire il dialogo con le istituzioni e le parti sociali per definire modalità e tempistiche di attuazione, nell’ottica di individuare soluzioni condivise che tutelino il più possibile le persone coinvolte". Nuovo appuntamento al ministero a metà gennaio, mentre a Siena la mobilitazione continua.