REDAZIONE SIENA

Beko, giornate di mobilitazione. Non un passo indietro delle Rsu. Avanti manifestazioni e presidi

La presidente della Provincia Carletti: "Dobbiamo tenere unita questa vertenza nazionale". Domenica ingresso omaggio alla partita della Mens Sana al Palazzetto dello Sport con striscione .

Non un passo indietro da parte della Beko sul piano industriale che prevede la chiusura dello stabilimento di Siena. Non un passo indietro nemmeno di fronte all’Angelus di domenica scorsa di Papa Francesco, del pressing dei sindacati e delle promesse dei politici - dalla Schlein a Calenda, passando per la Boldrini - che in quesi giorni hanno voluto esprimere di persona la loro solidarietà ai lavoratori al presidio permanente davanti alla fabbrica. Anche la Rsu della Beko Europe di Siena non arretra di un millimetro e comunica le prossime azioni a supporto della vertenza: domani venerdì 13 dicembre sciopero di 4 ore per partecipare alla manifestazione a Siena per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, con presidio dalle ore 10 alle ore 14 davanti ai cancelli dello stabilimento di Viale Toselli. Domenica 15 dicembre alle 18 ingresso omaggio alla partita della Mens Sana al Palazzetto dello Sport di Siena con striscione. E a partire da lunedì 16 dicembre presidio dalle ore 9 alle ore 17 davanti ai cancelli dell’azienda.

"Non siamo disponibili ad accettare un piano industriale che, volta dopo volta, rimane sempre lo stesso. L’incontro ha confermato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto purtroppo già era stato comunicato e cioè che l’azienda intende chiudere lo stabilimento di Siena entro dicembre 2025. E questo per noi rimane inaccettabile". Lo sottolinea la presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti, al termine del tavolo istituzionale su Beko Europe che si è svolto martedì pomeriggio al Mimit a Roma. "La richiesta che come Provincia ho avanzato è quella di tenere unita la vertenza perché questa è e rimane una vertenza di carattere nazionale e come tale dovrà essere affrontata nei prossimi mesi - conclude la presidente Carletti - Rinnovo ai lavoratori e ai sindacati la mia vicinanza e quella del territorio nella prosecuzione della loro mobilitazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Nelle prossime settimane convocherò nuovamente il tavolo di crisi territoriale per un aggiornamento".

Dopo il tavolo romano particolarmente forti le parole del governatore della Toscana Eugenio Giani: "Il Piano è irricevibile e lo contrasteremo con tutte le nostre forze. Beko rappresenta tutta la Toscana ed è il più importante presidio manifatturiero rimasto a Siena". Eugenio Giani, intervenuto al Mimit per il tavolo sulla vertenza Beko Europe alla presenza del ministro Adolfo Urso, dei rappresentanti dei sindacati, gli enti locali e l’azienda, aveva commentato così l’esito di una riunione che non ha lasciato molte vie di uscita. L’azienda ha confermato di volere andare avanti con il piano industriale che comprende tra l’altro la chiusura nel 2025 degli stabilimenti di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno). Un taglio che prevederebbe 1.935 esuberi. Il Governatore Giani non si ferma: "Come Regione Toscana ci siamo stati e rimaniamo a dispozione per ogni soluzione possibile, come dimostrano le risorse per la formazione del personale. Ma questo piano non va bene, faremo una opposizione decisa e netta".

Michela Berti