CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Beko, gli operai commossi: "Il Pontefice? E’ stato il nostro alleato più forte"

A dicembre l’incontro a Roma con una delegazione di lavoratori, poi l’Angelus. I sindacati: "Ha rimesso il lavoro al centro come strumento di dignità umana".

Una delle manifestazioni dei lavoratori dello stabilimento Beko. di Siena: il loro grido di aiuto fu accolto dal Papa

Una delle manifestazioni dei lavoratori dello stabilimento Beko. di Siena: il loro grido di aiuto fu accolto dal Papa

"E’ stato il nostro più grande alleato nella vertenza Beko". Così sindacati e lavoratori dello stabilimento di viale Toselli che ieri, non appena è diventata pubblica la notizia della morte del Pontefice, hanno voluto esprimere il loro cordoglio via social: "Abbiamo appena saputo del ritorno al Padre di Papa Francesco. Ci uniamo al grande dispiacere di tutto il popolo – il post dei 299 lavoratori –. Questa bellissima e umile figura spirituale, in veste di Papa, ci ha accolto insieme al cardinale, ascoltando la nostra vertenza, ascoltando il nostro triste periodo lavorativo. E’ stato – concludono – il primo a parlare di noi all’Angelus. Innalzeremo i nostri cuori e le nostre preghiere fino a raggiungerti per ringraziarti della tua vicinanza, Francesco, e di tutto quello che hai fatto per le persone!!!".

Commosso il ricordo di Simone Martini, operaio dello stabilimento di Siena, che lo scorso dicembre fu ricevuto da Papa Francesco insieme al cardinale Augusto Paolo Lojudice nella delegazione incaricata di rappresentare al Santo Padre i contenuti della vertenza. "Sto guidando in autostrada – ha raccontato Martini –. Sono uscito presto per accompagnare mio figlio in un posto. Nel tornare a Siena, ho acceso la radio e ho appreso senza volere la terribile notizia. Se non avessi conosciuto il Pontefice, non sarei così dispiaciuto. Ho un’età – prosegue Martini – per cui ho visto Papa Wojtyla e Papa Ratzinger, ma Papa Francesco era diverso da tutti i predecessori, mi ha toccato nel profondo". E ancora: "L’incontro in Vaticano lo scorso dicembre – prosegue il lavoratore senese – ha dato grande visibilità alla vertenza, ma mi ha colpito soprattutto una cosa: il Santo Padre è stato molto umano. Sono certo che anche da lassù ci darà una mano".

Massimo Martini, segretario Uilm di Siena, non ha dubbi: "Il momento più alto della vertenza è stato l’incontro con il Papa, cui è seguito l’Angelus dedicato ai lavoratori di Beko. E’ stato qualcosa che ha toccato anche i vertici aziendali. La morte del Pontefice ci ha colpito, perché era un riferimento per noi, è sempre stato vicino agli umili. Ricordiamo la sua sensibilità verso il mondo del lavoro. La sua scomparsa lascia un segno tangibile, per poter accompagnare questo mondo verso la Pace".

Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil di Siena, ricorda le parole del Pontefice all’Angelus nel giorno dell’Immacolata: "Sono vicino ai lavoratori di Siena, Fabriano e Ascoli Piceno, che difendono in modo solidale il diritto al lavoro, che è un diritto alla dignità – aveva detto –. Che non gli sia tolto il lavoro, per motivi economici o finanziari".

"Questo Papa è stato rivoluzionario rispetto all’approccio tradizionale su certi temi – afferma Miniero –. Sulla vertenza Beko ha dimostrato molta sensibilità e piena consapevolezza dell’importanza del lavoro per rappresentare la dignità dell’uomo anche in uno scenario internazionale, dove si assiste alla progessiva diminuzione dei diritti civili e delle politiche sociali in genere". Miniero continua: "La perdita del Papa ci lascia sgomenti, la sua morte suscita profondo dispiacere e preoccupazione in un momento storico così delicato. Mai un Papa si era espresso all’Angelus partendo da una vertenza per rimettere al centro il lavoro come strumento di dignità. Speriamo – è la conclusione – che chi verrà dopo, porti avanti l’eredità di Papa Francesco".

Giuseppe Cesarano, leader Fim Cisl di Siena, parla di "grande perdita": "E’ stato uno dei più grandi alleati dei lavoratori dello stabilimento Beko di Siena. Ha fatto sentire una solidarietà per nulla scontata, ricevendo gli operai presso la Santa Sede. E’ stato un gesto importante. Lo ricorderemo sempre. Tutti".