
Dopo lunghi mesi di tensione, alla Beko è stata trovata un soluzione
Vertenza Beko: dopo 11 ore di trattativa al Mimit, ieri notte si è arrivati alla proposta di accordo da sottoporre domani al voto dei lavoratori, in vista della firma definitiva in programma lunedì a Roma. Ferma restando la cessazione dell’attività produttiva il 31 dicembre, i sindacati hanno ottenuto l’impegno del Governo per l’acquisizione dello stabilimento di Siena da parte di Invitalia con il Comune. Incassata anche la reindustrializzazione del sito, la cassa integrazione in deroga con integrazione salariale di 15mila euro lordi per lavoratore sotto forma di una tantum e incentivi alle uscite volontarie di 90mila euro lordi fino al 30 novembre 2025 (oltre quella data la somma scenderà a 60mila euro fino al 31 dicembre 2027).
"L’accordo raggiunto dopo mesi di intenso lavoro rispecchia tutte le prescrizioni del Golden Power che il governo con lungimiranza impose Beko Europe al momento dell’acquisizione", le parole del ministro Urso ieri alla Camera. Soddisfatto il parlamentare senese di FdI, Francesco Michelotti: "E’ un risultato straordinario. Il governo ha dimostrato di avere come priorità l’occupazione e la tutela dei lavoratori. Un plauso va al Comune di Siena, in particolare al sindaco Nicoletta Fabio, che non ha mai fatto mancare il proprio supporto agli operai". Sull’acquisizione del sito, il presidente della Regione Eugenio Giani sottolinea: "Ne abbiamo parlato con il ministro Adolfo Urso proprio al Vinitaly, con lui abbiamo concordato ora di impegnarci per trovare chi può dare lavoro e occupazione".
Chiara Tenerini, parlamentare di FI, esorta: "Ora è fondamentale non abbassare la guardia, lo stabilimento di Siena merita una risposta concreta e lungimirante". Il consigliere regionale di FdI, Sandra Bianchini evidenzia: "Mentre la Regione investe risorse pubbliche per Consorzi industriali senza obiettivi definiti, il governo Meloni risolve la vertenza Beko". "Cauto ottimismo" dal M5S con il parlamentare Andrea Quartini, la consigliera regionale Irene Galletti e la coordinatrice per la provincia di Siena Bonella Martinozzi: "E solo l’inizio di un percorso che dovrà dimostrare, nei fatti, di avere al centro il lavoro, la dignità e il futuro di 300 famiglie senesi".