CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Beko, operai al lavoro. La segretaria Pd Schlein arriva in viale Toselli

Incontro con i dipendenti del sito di Siena, venerdì tocca a Laura Boldrini. Attesa per la nuova riunione del tavolo a Roma: il nodo del Golden power. .

Beko, operai al lavoro. La segretaria Pd Schlein arriva in viale Toselli

Una delle manifestazioni dei lavoratori del sito Beko di Siena

Destinazione Roma. E’ quella dei lavoratori dello stabilimento Beko di Siena che non escludono di mettersi in viaggio martedì 10 dicembre, per manifestare davanti all’ingresso del ministero delle Imprese e del made in Italy in occasione della nuova riunione del tavolo nazionale. Di fronte al ministro Adolfo Urso o, in alternativa, al sottosegretario Fausta Bergamotto, siederanno oltre ai vertici aziendali, i rappresentanti sindacali, quelli del ministero del Lavoro, le Regioni Campania, Lombardia, Toscana e Marche, i Comuni di Siena, Comunanza, Milano, Biandronno, Fabriano, Ancona, Carinaro e Caserta, ovvero quelli dove insistono gli stabilimenti italiani di Beko.

Intanto la vertenza sta assumendo sempre più i contorni di un caso politico: dopo la visita di Carlo Calenda, leader di Azione, agli operai in presidio davanti alla fabbrica di viale Toselli, venerdì è attesa la parlamentare Pd Laura Boldrini, che porterà la sua solidarietà ai 299 lavoratori senesi, dopo l’annuncio della chiusura a dicembre 2025.

Ma la data da segnare sul calendario è soprattutto quella di lunedì 9 dicembre, quando allo stabilimento Beko di Siena arriverà la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein. Già domenica durante il congresso di Europa Verde, la leader Dem aveva lanciato un messaggio di vicinanza agli operai di viale Toselli: "Voglio dare piena solidarietà a lavoratori e lavoratrici della Beko, che rischiano di perdere il lavoro dopo l’annunciata chiusura dello stabilimento di Siena e il ridimensionamento anche di altre di altri rami dell’azienda – le sue parole dalla convention di Chianciano Terme –. Si annunciano 1.935 licenziamenti. Noi abbiamo già chiesto al Governo di ricorrere a ogni strumento utile, compreso il ricorso al Golden power per evitarlo e per salvaguardare il futuro occupazionale di quei lavoratori, salvaguardare il futuro delle loro famiglie e anche quello del settore degli elettrodomestici".

E proprio il Golden power dovrebbe essere il tema centrale del tavolo di martedì 10 dicembre al ministero: vanno infatti verificati i contenuti della clausola con cui il Governo dovrebbe intervenire per evitare che la multinazionale turca chiuda stabilimenti e proceda con i licenziamenti.

Al momento i contenuti del Golden power non sono mai stati esplicitati. Il timore è che, come rivelato da Calenda, si tratti di una semplice raccomandazione del Governo alle aziende a fare ’del loro meglio’ (il cosiddetto best effort) per evitare chiusure e tagli al personale.

Intanto da ieri i 299 lavoratori di Beko Siena sono rientrati in fabbrica: la produzione è prevista per un totale di dieci giornate nel mese di dicembre, perché poi ci sarà la nuova cassa integrazione, che andrà a sommarsi allo stop produttivo per le festività natalizie. Ancora da capire invece quante giornate si lavorarà nel mese di gennaio: il timore è che l’azienda proceda a ulteriori tagli dell’orario.

Particolare attenzione alla vertenza arriva anche dall’Arcidiocesi. Domenica infatti, in occasione della festa del patrono Sant’Ansano, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, per la messa in cattedrale ha invitato una delegazione di lavoratori di Beko ai quali ha rinnovato la vicinanza e il sostegno della Chiesa senese.