REDAZIONE SIENA

Beko, sì all’accordo preliminare: "A Siena una garanzia nuova"

Tibaldi (Fiom): "Per la prima volta uno stabilimento è acquisito direttamente da un ente del governo"

La segretaria nazionale di Fiom Cgil Barbara Tibaldi, con i sindacalisti. senesi Cesarano e. Martini

La segretaria nazionale di Fiom Cgil Barbara Tibaldi, con i sindacalisti. senesi Cesarano e. Martini

Vertenza Beko: approvato con l’89% dei voti favorevoli dei lavoratori di Siena l’accordo preliminare tra azienda, sindacati e ministero, raggiunto mercoledì a notte fonda dopo undici ore di trattativa. Il documento specifica l’impegno del Governo a garantire l’acquisizione dello stabilimento di viale Toselli da parte di Invitalia in accordo con il Comune di Siena; la reindustrializzazione del sito, attraverso l’advisor Sernet spa e la stessa Invitalia. Prevista per i 299 lavoratori di Siena anche la cassa integrazione in deroga per il 2026 e 2027, ovvero dopo la cessazione dell’attività produttiva il 31 dicembre di quest’anno. La bozza dell’accordo prevede infine incentivi alle uscite volontarie di 90mila euro lordi fino al 30 novembre 2025, mentre la somma scende 60mila euro fino al 31 dicembre 2027. La firma definitiva è in calendario lunedì alle 18 a Palazzo Piacentini. Soddisfazione è stata espressa dal ministro Adolfo Urso: "Un segnale straordinario di fiducia nel percorso tracciato insieme, con sindacati e azienda. Lunedì, con la sottoscrizione del protocollo di intesa, si segna il rilancio del made in Italy anche nel comparto degli elettrodomestici. Noi non molliamo". Concorde il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio: "E’ un passo importante, il primo di una battaglia che mi sento di combattere a fianco dei lavoratori". Intanto ieri la segretaria nazionale di Fiom Cgil, Barbara Tibaldi, ha coordinato le assemblee a Siena: "Il presidio non si smonta; dopo che abbiamo impedito di distruggere, è ora di costruire. La reindustrializzazione va contrattata, non faremo sconti".

Cristina Belvedere