CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

"È una mattanza sociale”. Beko e la chiusura degli stabilimenti, un piano da 1.935 esuberi

L’azienda ha annunciato la dismissione delle fabbriche, compresa quella di Siena con 299 dipendenti. “Inaccettabile” replica il governo. Enti locali e sindacati sulle barricate

Siena, 21 novembre 2024 – Il peggiore degli incubi si è materializzato ieri al tavolo ministeriale dove Beko Europe – marchio turco che commercializza principalmente televisori, frigoriferi e lavatrici – ha ufficializzato il piano industriale, annunciando 1.935 esuberi e la chiusura da dicembre 2025 degli stabilimenti di Siena e di Comunanza (Ascoli Piceno), della linea del freddo a Cassinetta (Varese), della ricerca e sviluppo di Fabriano. Inutili i tentativi del sottosegretario con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, di far tornare la multinazionale sui suoi passi: “Non condividiamo e non possiamo accettare il piano presentato dai vertici di Beko Europe. Faremo rispettare il Golden power, che significa tutelare l’occupazione – ha detto –. Eserciteremo ogni tipo di azione possibile affinché la proprietà cambi strategia”. Dura la reazione di Fim, Fiom, Uilm Uglm nazionali che, annunciando lo stato di mobilitazione in tutti gli stabilimenti, attaccano: “Il Governo deve esercitare subito il Golden power che si è vantato di avere inserito a protezione dei lavoratori nella fase di cessione di Whirlpool Emea a Beko e che non si comprende bene che funzione abbia in termini di deterrenza contro i licenziamenti. Ora è il momento di passare ai fatti, per scongiurare un piano brutale e il tentativo di saccheggio industriale operato da Beko”. Sconcerto a Siena dove Beko ha deciso di staccare la spina alla produzione di congelatori: qui la chiusura del sito implica la perdita di 299 posti di lavoro. Il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha tuonato: “La decisione di Beko Europe è inaccettabile, raddoppierò gli sforzi per salvaguardare il futuro dei lavoratori di Siena, a cui ribadisco vicinanza e impegno”.

Un momento dell’incontro al ministero a Roma sul futuro della Beko
Un momento dell’incontro al ministero a Roma sul futuro della Beko

Concorde il parlamentare senese Francesco Michelotti, FdI: “Nel tempo abbiamo lavorato, silenziosamente e senza proclami, con il ministero per costringere l’azienda a sedersi al tavolo delle trattative. Non è il momento delle divisioni, né delle polemiche strumentali. Auspico che il Comune, la Provincia, la Regione Toscana e il Governo lavorino insieme per assicurare un futuro ai lavoratori”.

La presidente della Provincia di Siena, Agnese Carletti, ha annunciato: “Convocherò un tavolo di crisi urgente con tutti i sindaci dei territori interessati, le istituzioni locali e regionali, le rsu e i sindacati per accompagnare i lavoratori di Siena nella loro battaglia”. Solidarietà da Valerio Fabiani, delegato alle crisi aziendali del presidente Giani: “Confermiamo il piano sulla formazione e la disponibilità per un progetto di rilancio del sito”. A fianco dei lavoratori anche i parlamentari Pd: “Sosterremo ogni iniziativa utile per scongiurare questa mattanza sociale”. Il 10 dicembre nuovo incontro al ministero.