
Oggi il vertice in Provincia, nuovi ingressi di Università e Fondazione Mps. Comune e Regione, le strategie per acquistare l’area in viale Toselli. A marzo altri dieci giorni di stop. Il 27 febbraio arriva Landini.
Nuove tappe della vertenza Beko, tra annunci, incontri, dibattito politico, strategie a confronto. Questo pomeriggio alle 17 la presidente della Provincia Agnese Carletti ha convocato il tavolo istituzionale, per fare il punto della situazione anche in vista del tavolo ministeriale che lunedì. Presenti per la prima volta anche i rappresentanti dell’Università degli Studi e della Fondazione Mps. A inizio pomeriggio, alle 15, davanti allo stabilimento ci sarà anche un momento di relax in questi giorni difficili, con Michele Landi (musicista e dj) che intratterrà i lavoratori, uno dei tanti gesti di vicinanza che stanno sempre più coinvolgendo la città a fianco dei dipendenti Beko.
Ieri intanto, nell’incontro tra sindacati e azienda, sono stati confermati i dieci giorni di cassa integrazione anche per il mese di marzo (i giorni 3, 4, 7, 10, 14, 17, 21, 24, 28, e 31) mentre il 5 e 6 marzo è previsto il doppio turno big. Gli altri giorni di lavoro saranno a turni normali big e small.
Mentre cresce la mobilitazione sindacale (giovedì 27 sarà in viale Toselli il segretario generale della Cgil Maurizio Landini per incontrare i lavoratori), va avanti anche l’operazione che riguarda l’immobile. Il Comune ha lanciato per primo l’ipotesi dell’acquisto da parte di una cordata pubblica, in modo da svincolare quel sito dall’oneroso canone di affitto, che in realtà è il corrispettivo del mutuo che l’allora Sansedoni e adesso Duccio immobiliare hanno stipulato con Intesa San Paolo.
La Regione ha proposto l’attivazione del Consorzio di garanzia, strumento nato per dare una risposta alla lunga crisi della Gkn. Il tema è tornato d’attualità due giorni fa al ministero. L’impressione è che le strategie non siano perfettamente combacianti, ma al tempo il tentativo istituzionale è di tenere insieme tutte le posizioni, superando anche qualche differenza di impostazione. Su tutto regna l’incognita tempo, perché il punto di partenza del Comune (su cui per esempio è arrivata la critica in particolare della Cgil) è che dando per assodato l’addio di Beko, l’impegno massimo deve essere rivolto al recupero dell’area e quindi alla reindustrializzazione, mettendo in campo anche la stessa azienda come advisor per individuare il soggetto che potrebbe essere interessato all’operazione. Una strategia non semplice, anche perché nel pacchetto del recupero dell’area e dell’eventuale nuovo soggetto interessato, devono necessariamente essere compresi anche i 299 lavoratori che ora vedono il proprio posto di lavoro a rischio. In attesa di novità rilevanti su questo fronte, non si placa la polemica politica a distanza.
Alessia Petrucci, senatrice di Fratelli d’Italia, ieri ha attaccato la sinistra che, a suo dire, "non sa che pesci prendere di fronte all’intenso lavoro e ai risultati portati a casa dal governo Meloni e dal ministro Urso", criticandola per il "colpevole silenzio di fronte al contratto di affitto del tutto fuori mercato che ha riguardato questa azienda e il gruppo Whirpool".
Via social la replica del segretario provinciale Pd Andrea Valenti: "Bisogna che qualcuna o qualcuno, con le dovute cautele, le spieghi sinteticamente chi è il ministro e, soprattutto, quali forze politiche governano la città di Siena. Qui non si tratta di prendere pesci, ma di pensare a 299 famiglie. Lo facciano".
Orlando Pacchiani