
Nuova riunione al ministero: l’azianda annuncia l’incarico a Sernet. I sindacati: "La società resti fino a reindustrializzazione ultimata".
"La trattativa" sulla vertenza Beko "è nel complesso molto difficile. Per poter davvero sperare in un’intesa che scongiuri i licenziamenti, abbiamo la necessità di chiarire gli assetti produttivi, di risolvere il problema della priorità del sito di Siena e più in generale di avviare un credibile processo di reindustrializzazione, di ridurre il numero di esuberi fra gli operai e gli impiegati, nonché di pattuire strumenti concreti di tutela". Così Fim, Fiom, Uilm, Uglm dopo l’ennesimo tavolo al ministero dove Beko ha dichiarato di aver dato un incarico a Sernet per la ricerca di un investitore a Siena. Il Governo invece, attraverso il sottosegretario Fausta Bergamotto, non si è detto ancora pronto ad acquisire lo stabilimento, pur comunicando di essere avanti nel percorso.
Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil di Siena, traccia un bilancio a luci e ombre: "Sernet ha gestito reindustrializzazioni importanti come quella di Marelli e questo rassicura. Farà un sopralluogo in viale Toselli nei prossimi giorni, ma il problema al di là della competenza e serietà dell’advisor, è legare Beko a Siena finché il processo di reindustrializzazione non sarà strutturato". E ancora: "Abbiamo chiesto di mantenere la produzione oltre il 2025 – continua Miniero –, poi che Invitalia entri a pieno titolo nel progetto di reindustrializzazione come elemento di garanzia e che acceleri sull’acquisizione del sito".
Per Massimo Martini, leader Uilm Siena, "dall’incontro a Roma non sono emersi particolari elementi di novità": "Il sottosegretario Bergamotto ci ha assicurato che Invitalia è al lavoro per l’acquisizione dello stabilimento, ma che la situazione è complessa dal punto di vista giuridico. Sono però soddisfatto alla luce dell’impegno del Governo per risolvere la vertenza". Martini aggiunge: "Bergamotto ha detto chiaramente che finché non ci saranno azioni concrete per lo stabilimento di Siena, la vertenza non si chiuderà. Il nostro auspicio – conclude il sindacalista – è che fino al 2027 l’azienda mantenga in carico i 299 lavoratori di viale Toselli".
Concorde Giuseppe Cesarano, segretario Fim Cisl di Siena: "Ho riscontrato una visione chiara del Governo, che va avanti sull’acquisizione dello stabilimento, espletando i vari aspetti giuridici, quindi siamo ottimisti. Dal punto di vista sindacale, l’advisor scelto – si evidenzia – ha già una stroria in Toscana. Al tavolo sono stati annunciati 25 soggetti industriali interessati al sito di Siena e questo è un aspetto fondamentale".
Infine Cesarano conclude: "Abbiamo parlato anche di eventuali uscite volontarie, questo significa che c’è un bel gruzzolo a disposizione. Ma finché non ci sarà un soggetto industriale che dia concrete garanzie lavorative, Beko non si può liberare".