ELEONORA ROSI
Cronaca

Beko, un abbraccio rap. Zatarra e la sua ’299’ davanti ai cancelli dello stabilimento

I lavoratori: "Anche questo testimonia la vicinanza alla nostra battaglia"

I lavoratori: "Anche questo testimonia la vicinanza alla nostra battaglia"

I lavoratori: "Anche questo testimonia la vicinanza alla nostra battaglia"

L’incertezza meteorologica di ieri non ha fermato l’esibizione di Zatarra all’ingresso dello stabilimento Beko. Il rapper senese ha cantato ‘299’, il pezzo scritto in onore e in solidarietà dei lavoratori di Viale Toselli, che all’incertezza sono abituati, e hanno cantato volentieri anche sotto la pioggia. "L’articolo 4 non è un numero è un fatto. Il lavoro è un diritto, non accetto nessun altro tipo di contratto. Dalla parte della gente a cui hanno sottratto un futuro sicuro senza alcun tipo di patto. La questione non è sputare sul piatto dove hai potuto mangiare ma è rifiutare ogni baratto, artefatto, ogni ricatto". dice Zatarra nella sua canzone.

Il rapper, fra una canzone e l’altra, ha raccontato la propria storia, in cui la musica è ciò che passa fra la malattia e il suo superamento, e l’arte è strumento di resilienza. Il pezzo ‘299’ in particolare è nato dall’amicizia di Zatarra con uno degli operai dello stabilimento. "Mi informava sempre di tutto, infatti anche nel testo ci sono riferimenti puntuali alla situazione di Siena, anche se poetici. Quando gli operai vennero a vedere la Mens Sana che giocava in casa dentro di me scattò qualcosa – ha raccontato Zatarra –, nel giro di due giorni prima scrissi la strumentale, prendendo il sample da un pezzo di Marilyn Manson, perché volevo che anche il mio brano ricordasse un incubo. Quello che sta succedendo è un incubo, spesso l’incubo è realtà. Ma io devo solo dire grazie perché sono solo un mezzo e mi fa piacere se tutto ciò serve a tenere alta l’attenzione su quello che sta succedendo".

Anche per questo il rapper e educatore musicale senese, che per l’occasione si è esibito in Viale Toselli anche con alcuni giovanissimi allievi, ha deciso di non far uscire il pezzo sulle piattaforme digitali: "Ho deciso di non mettere a reddito il niente, perché non si può parlare di reddito, di guadagni, di percentuali di Siae in una situazione del genere – ha spiegato Zatarra –, per questo il pezzo è stato messo su Youtube".

Un concerto arrivato all’indomani del tavolo istituzionale che non ha prodotto grossen novità. "Zatarra si è immedesimato nella situazione dei 299 lavoratori, che vengono rappresentati dalle sue parole, dalla sua musica, di forte impatto – ha commentato il segretario della Uilm Uil Massimo Martini, presente in viale Toselli –. Ha scelto di non lasciare sole queste persone e quindi ha donato loro una canzone con la sua arte. Questo ci consente di rafforzare la lotta, perché i lavoratori sempre più si convincono che intorno a loro hanno una comunità".