Bellocchio su Zio Frac: "E’ sano e torna nel 2025"

Il fantino non nasconde di essere un pochino sorpreso ma ne ha viste tante "In Piazza sa leggere e scrivere, è nato apposta per fare il Palio di Siena".

Bellocchio su Zio Frac: "E’ sano e torna nel 2025"

Bellocchio rilancia dopo l’esclusione

di Laura Valdesi

"L’ho portato nelle migliori condizioni, ha fatto il serio impegno, il cavallo è a posto e sano", rivendica Enrico Bruschelli, detto Bellocchio. Il soggetto è Zio Frac, che già a partire dal Palio di Provenzano, per via dell’infortunio in giostra, e anche negli ultimi giorni è stato al centro della ribalta (e delle chiacchiere) paliesche. Due volte vittorioso, nel Drago e un anno fa nell’Oca scosso, rappresentava certo un punto di riferimento per alcuni fantini. In primis per lo stesso Bellocchio. Brigante aveva dichiarato alle prove all’alba che lui allo Zio non avrebbe mai potuto dire ’no’ proprio per il successo di un anno fa. La sua presenza condizionava gli equilibri del lotto dell’Assunta. Da ieri prima di pranzo, quando la lista dei promossi alla Tratta è stata diffusa, il problema però non si poneva più.

Bellocchio, Zio Frac dunque è ok?

"Il cavallo, lo ripeto a chiare note, è sano e a posto. Se i veterinari hanno ritenuto che non dovesse andare avanti nell’iter e fosse considerato un cavallo in più giusto fermarlo alle prove di notte. Ma con lui diamo appuntamento al 2025".

Questo vuol dire che, nonostante l’uscita di scena, sarà nuovamente iscritto al Protocollo.

"Certo che sì. Il cavallo è sano e pronto per affrontare un altro anno in provincia facendo gli appuntamenti del Protocollo".

Nulla cambia nel futuro di Zio Frac.

"Che è la Piazza. Anche perché domenica mattina all’alba, a sensazione, montandoci sopra lì dentro mi sono reso conto che sa leggere e scrivere le traiettorie. Un cavallo nato apposta per il Palio di Siena. Non lo dico perché è a scuderia da me, se uno ha la fortuna di montarlo non potrà che confermarlo. Il cavallo da Piazza deve essere di qualità ma quella soltanto non basta".

Un pizzico di delusione, però, perché il suo nome non figura fra i 35, deve esserci stato.

"Un pochino sorpreso però il Palio è fatto anche di queste delusioni. E’ tanti anni che sono nel giro, ne ho viste tante. I cavalli è normale che vengano presi e scartati, che corrano, smettano e poi tornino a correre. Di tutto".