Bergonzoni, l’acrobata della parola. Al Politeama ’Sempre sia rodato’

Giovedì 6 giugno uno degli spettacoli più attesi della stagione estiva. 20 prove aperte al chiuso e viceversa

Bergonzoni, l’acrobata della parola. Al Politeama ’Sempre sia rodato’

Bergonzoni, l’acrobata della parola. Al Politeama ’Sempre sia rodato’

Sarà uno degli eventi più attesi dell’estate poggibonsese e per avere un posto in prima fila conviene affrettarsi a prenotare. Giovedì 6 giugno, alle 21nella Sala Minore del Teatro Politeama di Poggibonsi, il poliedrico Alessandro Bergonzoni presenta in anteprima regionale il suo nuovo spettacolo ’Sempre Sia Rodato: 20 prove aperte al chiuso o viceversa’. Serata dedicata a Sandra Logli.

La rappresentazione tratta di trattare: donne e uomini da persone, arte con immaginazione, bambini con effusione, volendo creare il ministero dell’intuizione, spasimando per Tutto e inscenando lunghi circuiti tra palco e platea. E arrivare a Tanto. Ora le ’voci in capitolo’, sono quelle che danno corpo (e lo prendono) ai sensi, dell’articolo "Il". Il mantra (comico spasmodico), Il salto (immortale), Il tutto (compreso, non solo nel senso di capito), Il netto, Il taglio lordo, Il meglio per uscire dal mero nero e cambiare colore fino al n’ero, a conoscenza, ma non me ne accorgevo, Il soglio e "Mi domando: senza guerra non c’e pace, senza sorti non c’e vita, senza torti non c’e giustizia, senza morti non c’e oltre, senza bocca non c’e parola, senza colpo non c’e pistola, senza ruota non c’e carriola, senza denti non c’e museruola e senza nome non c’e Viola? O viceverso? Chi sarà il vice del verso se non c’e poesia estrema, movenza esperanta e lingua taranta? Senza carezza non c’e mano, senza altezza non c’e nano, senza spirito non c’e uomo, senza donna non c’e tuono, senza fulmine non c’e cielo? Non resta che esordire!".

Alessandro Bergonzoni: quindici spettacoli teatrali e sei libri. Nel cinema: Pinocchio (2001) di Roberto Benigni e Quijote (2006) di Mimmo Paladino. Da anni scrive Aprimi Cielo sul Venerdi di Repubblica e su Robinson. Dal 2005 si avvicina al mondo dell’arte. Unisce al suo percorso artistico un interesse profondo per i temi legati al coma, alla malattia e al mondo carcerario. Parallelamente allo spettacolo Trascendi e sali ha presentato l’installazione performativa Tutela dei beni: corpi del (C)reato ad arte (il valore di un’opera, in persona). Nel 2020 per Garzanti esce Aprimi cielo, dieci anni di raccoglimento, articolato. Ha vinto il Premio della Critica, il Premio Hystrio, il Premio UBU, la Coppa Volponi, il Premio Nazionale Cultura della Pace-Citta di Sansepolcro e il Premio Montale Fuori di Casa. Evento nell’ambito delle Giornate della Patafisica, in Piazze d’Armi e di Città in collaborazione con La Scintilla. Prevendita dei biglietti al Teatro Politeama in orario di cinema e sul web.

Fabrizio Calabrese