L’ultima impresa di Berio era stata il 16 agosto 2005, quando vinse nella Torre. E regalò una gioia immensa a Salicotto a digiuno da 44 anni. Per la Contrada rivedere quel barbero, ancora fiero nonostante i suoi 23 anni suonati, è stato come tornare a quindici anni fa. A quell’impresa, appunto, compiuta con Trecciolino. Così non poteva che essere accolto come un re nel rione, dove è arrivato dopo la passerella televisiva. Per lui era stato preparato un box nella piazzetta. Qui l’ha accompagnato Marcello Roti, il proprietario, che lo tiene come fosse un componente della famiglia. E si vede. Perché Berio è ancora tonico e brillante – quando ha sentito i tamburi ha fatto il vuoto –, ha un pelo spettacolare. Lucido. Ma è anche mansueto e docile con i bambini che si sono avvicinati a lui per accarezzarlo. Prima, in piazza Indipendenza, quelli del Bruco, da cui si è lasciato toccare sul muso. Poi i cittini della Torre per cui la Contrada aveva deciso di allestire una tavolo in modo che potessero mangiare vicino al barbero che ha scritto la storia.
E l’ha fatto con Trecciolino. Sì, perché tutte e quattro le Carriere vinte (su sei corse) sono state insieme a questo animale che è il classico cavallo da Piazza. Da tempo non si vedevano brillare gli occhi al fantino 13 volte vittorioso come quando ieri ha ‘incontrato’ Berio. "Ti portava lui – ha raccontato – una volta imparato il viottolo sul tufo non c’era bisogno di insegnargli più niente". Il primo successo il 16 agosto 2002 nella Tartuca, quindi un anno dopo nel Bruco. E poi il cappotto nel 2015, con la vittoria a luglio sempre nel Bruco ed il bis nella Torre per l’Assunta.
La.Valde.