MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Bettolle, le ragioni del ’no’ al Polo: "Nessuna prospettiva di sviluppo"

Goracci del comitato contrario all’ipotesi: "Ci sono già i progetti per intervenire su quell’area"

Bettolle, le ragioni del ’no’ al Polo: "Nessuna prospettiva di sviluppo"

Bettolle, le ragioni del ’no’ al Polo: "Nessuna prospettiva di sviluppo"

"In quei quarantasette ettari di terreno, inseriti nel piano strutturale per il cambio di destinazione d’uso da agricolo a industriale-logistica, il Comune intende realizzare un polo logistico". Questo, in sintesi, il concetto esposto da Fabio Goracci- del ’Comitato del No’ dopo le dichiarazioni del sindaco Edo Zacchei, pubblicate su La Nazione, con le quali il sindaco ha spiegato le ragioni dell’inserimento nel piano strutturale della variazione urbanistica delle aree che fiancheggiano l’A1 nei pressi del casello di Bettolle.

"Il fatto che il sindaco Zacchei metta in dubbio la possibilità di una effettiva realizzazione della destinazione urbanistica – afferma Goracci – fa pensare che qualche dubbio sia finalmente sorto anche nella sua testa. Viene da pensare, e sperare, che stia comprendendo che i poli logistici non creano sviluppo e lavoro dignitoso. Consumano solo suolo, inquinano, creano un aumento del tasso di mortalità per malattie respiratoria e cancro, intasano il traffico stradale. Purtroppo riteniamo che non ci siano ripensamenti. Le affermazioni del sindaco – osserva ancora Goracci – sono solo una tecnica dialettica. Zacchei prospetta il polo logistico nell’àmbito di una fantomatica area industriale che verrà realizzata in prossimità del casello A1 di Bettolle e che rappresenterebbe una grande svolta nel modesto contesto agricolo-turistico della Valdichiana. Ma quale area industriale? Per creare un distretto industriale non basta cambiare la destinazione d’uso di un’area agricola. Se non c’è un distretto strutturato, non verranno flotte di imprenditori a disputarsi l’acquisizione di quei terreni. Non verrà nessuna industria, verranno solo poli logistici, che sono attività del tutto avulse dai siti di produzione delle merci e dai loro mercati di destinazione".

L’esponente del ’Comitato del No’ non crede a quanto affermato dal sindaco sul fatto che in Comune non giacciono progetti per quelle aree. "Nella conferenza di presentazione del piano strutturale intercomunale, lo scorso 19 ottobre a Bettolle, il sindaco affermò che aveva visto il progetto di polo polivalente predisposto da un soggetto privato che aveva già opzionato i terreni: il progetto, secondo lui, era molto bello e con tante alberature che mascheravano completamente le volumetrie edificate mantenendo un equilibrato rapporto con la valle" . Lo stesso Goracci aggiunge: "Da fonti comunali ho saputo che sono state presentate quattro richieste per il cambio di destinazione d’uso, tutte finalizzate a insediamenti di logistica".