di Laura Valdesi
SIENA
Dovrà essere ricostruito l’intero percorso sanitario della piccola Camilla morta a soli 17 mesi dopo aveva ingerito una minuscola pila. Servirà analizzare le cartelle cliniche, subito prese dagli investigatori, sia alle Scotte – qui la bambina è tornata due volte, venendo poi ricoverata – che all’ospedale del Cuore di Massa dove è morta il 12 novembre. La procura apuana indaga per omicidio colposo, non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati. E per iniziare a fare chiarezza, come la famiglia della bambina ha invocato da subito, risulterà determinante l’autopsia. L’incarico è già stato dato, i genitori hanno nominato un consulente medico legale, attraverso l’avvocato Vincenzo Bonomei. Si tratta del dottor Leonardo Donati. Sarà presente agli accertamenti che prenderanno il via domani alle 9,30 a Lucca. Un passo importante che sarà seguito, annuncia il legale della coppia, dal deposito della denuncia-querela in procura a cui sta lavorando. Alla luce del racconto dei familiari che avevano portato la bambina alle Scotte il 5 novembre, nel cuore della notte, intorno alle 3. Era stata trattenuta fino al giorno seguente, venendo dimessa. Il sospiro di sollievo. Ma era durato poco. Tornata a casa ad Asciano con i genitori, infatti, dopo alcune ore il problema si era ripresentato. Stava male la piccola Camilla. La nuova corsa alle Scotte. Si è compreso che aveva ingerito una minuscola pila "risalente a diversi giorni precedenti all’arrivo in ospedale", sostiene la nota congiunta dell’Azienda ospedaliera-universitaria senese e dell’ospedale del Cuore di Massa. I medici l’hanno asportata. Sarebbe rimasta un paio di giorni in terapia intensiva prima di venire portata in reparto. Le sue condizioni sembravano buone, poi l’improvviso peggioramento. La crisi che ha indotto i medici delle Scotte a trasferirla con l’elisoccorso appunto a Massa.
I genitori sono chiusi nel dolore. Sotto choc. Ma la comunità latino-americana si è subito mobilitata per aiutare, non solo moralmente ma economicamente, la coppia. Anche ieri pomeriggio due volontarie si sono ritrovate insieme a uno zio della piccola Camilla per raccogliere le donazioni che saranno preziose anche per sostenere le spese collegate all’inchiesta. "Noi siamo sempre molto uniti, basta il tam tam e ciascuno fa ciò che è nelle proprie possibilità", raccontano. "Una terribile tragedia", commentano con chi si avvicina e dà il suo apporto. C’è grande generosità, anche i dei senesi. "Continueremo ad essere accanto ai genitori", assicurano le volontarie mentre lo zio di Camilla continua a scorrere nel cellulare gli ultimi scatti alla nipotina.
"Siamo molto vicini alla famiglia", assicura il sindaco di Asciano Fabrizio Nucci. Che certo non farà mancare il supporto. "Sarà sicuramente celebrata una messa nella chiesa del paese per la bambina affinché Dio l’accolga", dice il parroco don Luca Vallarin. A cui si sono rivolti cittadini di Asciano dando la propria disponibilità a portare solidarietà. Non si sa ancora quando sarà l’ultimo addio a Camilla. Se tutto risulterà chiaro dall’autopsia potrebbe avvenire in tempi brevi la restituzione della salma, altrimenti non è da escludere lo slittamento di qualche giorno.