di Laura Valdesi
SIENA
La morte della piccola Camilla, 17 mesi appena, figlia di una coppia dominicana, è ancora un mistero. La sostanza rilasciata dalla minuscola pila a bottone che la piccola aveva ingoiato accidentalmente, sostiene l’azienda ospedaliera universitaria senese, avrebbe avuto "un effetto lesivo sull’aorta". E, nonostante il trasferimento d’urgenza all’ospedale del Cuore di Massa, non è stato possibile salvarle la vita. L’obiettivo dell’inchiesta per ora coordinata dalla procura apuana punta proprio ad appurare che cosa è successo a Camilla nei due accessi al pronto soccorso delle Scotte, a poche ore di distanza. Ma anche nel successivo ricovero al policlinico, seguito dal trasferimento a Massa. Ma è probabile che un altro aspetto su cui verterà l’attenzione degli investigatori riguardi l’oggetto, sembra un giocattolo, da cui avrebbe preso la pila. Bisogna capire per esempio se era stato realizzato con i dovuti accorgimenti.
Intanto ieri è stata eseguita l’autopsia sulla bambina a Lucca dal medico legale Susanna Gamba, incaricata dalla procura. L’accertamento è durato oltre tre ore. E fra sessanta giorni il deposito delle risultanze, particolarmente importanti per l’inchiesta per omicidio colposo ad ora contro ignoti. "Farò richiesta di accesso agli atti per ottenere le cartelle cliniche di entrambi i nosocomi. Il mio consulente Leonardo Donati, alla luce dei risultati dell’autopsia, ha evidenziato la necessità di correlare i dati con quanto emerge appunto dalle cartelle cliniche", sottolinea l’avvocato Vincenzo Bonomei che assiste la famiglia della bambina. "Poi faremo le nostre valutazioni", aggiunge. Niente denuncia, per adesso. C’è tutto il tempo. Importante ricostruire nel dettaglio il momento in cui fu chiamato il 118 e la bambina sembra che già perdesse sangue. Poi l’arrivo al pronto soccorso dove venne trattenuta per diverse ore e dimessa. Quindi il nuovo accesso, la scoperta della pila ingoiata che era poi stata asportata con successo mediante un’apposita sonda. Due giorni in terapia intensiva, il ricovero in reparto. Qui la crisi, collegata alla lesione dell’aorta: ma quando e perché questa si è verificata? Un passaggio cruciale dell’inchiesta.
Non è ancora stato concesso intanto il nulla osta dalla procura alla restituzione della salma della piccola Camilla per cui non è deciso quando avverrà l’ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Asciano. I cittadini e la comunità latino-americana, che hanno raccolto fondi per aiutare la famiglia, attendono di stringersi ai genitori.