SIENAUn miracolo. Si era salvato nonostante il volo di dieci metri dalla finestra di casa, nel centro di Poggibonsi. Trenta giorni di prognosi per una frattura, avevano sentenziato i medici dell’ospedale Meyer dove il bambino di neppure 5 anni, un frugoletto, fu portato d’urgenza dopo essere stato soccorso. Uno choc per i genitori del piccolo. Il padre, 53 anni, che si trovava a lavoro, si era fiondato a casa. La madre, che ne ha 41, attaccatissima ai tre figli ancora piccoli, mai avrebbe immaginato che il bambino si sarebbe affacciato alla finestra, volando di sotto. E rischiando di morire. Lo aveva lasciato in casa che ancora dormiva, allontanandosi momentaneamente, solo per fare la spesa. Un caso che destò clamore in Valdelsa. E che dimostra come, nonostante mille attenzioni, basta un attimo e possono accadere dispiaceri imprevisti. Il bambino, figlio di una coppia straniera ma ben inserita a Poggibonsi – il padre è da oltre venti anni in Italia e ha la cittadinanza – sta bene. Si è ripreso. Quella frattura è per lui un lontano ricordo, l’incidente accadde il 23 maggio 2023. I suoi genitori sono finiti sotto inchiesta, e poi sotto processo, per abbandono di persona incapace (minore) aggravata dalle lesioni. Entrambi, attraverso l’avvocato Manfredi Biotti, hanno chiesto ed ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato davanti al gup Sonia Caravelli. Il pubblico ministero Niccolò Ludovici (inizialmente il fascicolo era stato seguito dal sostituto Nicola Marini) ha chiesto la condanna per entrambi ad un anno, senza benefici. Il giudice ha assolto il padre per non aver commesso il fatto. E’ stato anche prodotto il cartellino da lui timbrato dell’uscita da lavoro pochi minuti dopo l’incidente, quando lo avevano avvertito dell’accaduto. La madre, invece, è stata condannata a tre mesi, pena sospesa e non menzione. Concesse le attenuanti generiche. Responsabile di quanto accaduto, non doveva lasciare i due figli piccoli da soli andando con la terza, la più piccola, a fare la spesa. Ma una responsabilità non grave, sembra di capire in attesa delle motivazioni. Il tribunale aveva nominato un curatore speciale per il bambino rimasto ferito, l’avvocato Sara Castellani, che ieri era presente in udienza con la collega Daniela Del Lungo. Ma non si è costituita parte civile. Perché è emerso che la coppia voleva bene ai figli, era inserita e l’uomo lavorava. Un contesto familiare che aveva portato la procura dei minorenni ad archiviare il procedimento parallelo per la responsabilità genitoriale. La coppia, intanto, ha cambiato abitazione. Non vive più in quella dove il 23 maggio 2023 si sfiorò la tragedia su cui ha indagato la polizia. Laura Valdesi
CronacaBimbo giù dalla finestra. Salvo per miracolo. Madre condannata a tre mesi e una multa