REDAZIONE SIENA

Bini: "Si prenda una posizione chiara per contrastare la violenza di genere"

L’avvocato di ’Donna chiama Donna’, parte civile, si rivolge al mondo dello sport

Bini: "Si prenda una posizione chiara per contrastare la violenza di genere"

"E’ giunto il momento che il mondo sportivo prenda una posizione forte e chiara per contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme", commenta l’avvocato Claudia Bini (nella foto) di ’Donna chiama donna’, parte civile nel processo di primo grado, alla luce della sospensione del procedimento che riguarda la giustizia sportiva in attesa della sentenza penale definitiva. "E che sia parte attiva – prosegue Bini – nel promuovere modelli di comportamento positivi e rispettosi, senza limitarsi ad interventi punitivi occasionali". "ll Centro AntiViolenza della zona senese, Donna chiama donna, non può continuare a tacere di fronte alle affermazioni, diffuse a mezzo stampa, dell’ Associazione vittime di falsi abusi (ha presentato un esposto, ndr) che di fatto mette in discussione quanto denunciato da una donna – era intervenuta sui social nel primo pomeriggio di ieri l’associazione –; Portanova è stato condannato in primo grado per stupro di gruppo. Per legge, come tutti, si presume innocente fino a che la sentenza di condanna non sia passata in giudicato. Ma la presunzione di innocenza di un imputato non costituisce affatto una presunzione di colpevolezza della vittima, che deve essere sempre rispettata e tutelata. Troppo spesso le donne vittime di violenza vengono accusate non troppo velatamente di essere bugiarde approfittatrici. Il trauma provocato da queste ulteriori violenze è estremamente grave e induce troppe donne a non denunciare".