PINO DI BLASIO
Cronaca

Biotecnopolo, l’impotenza di Siena. Tutti stanno ’aspettando Godot’

Il sindaco Fabio: "Il Governo sta lavorando al nuovo statuto. Chiariremo tutto con i parlamentari e il cda"

Biotecnopolo, l’impotenza di Siena. Tutti stanno ’aspettando Godot’

Biotecnopolo, l’impotenza di Siena. Tutti stanno ’aspettando Godot’

Tutti a interrogarsi se La Nazione ha esagerato con gli allarmismi. Se il disegno di legge che il ministro per le Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, sta preparando per mettere ordine alle Fondazioni ministeriali, riguarderà anche il Biotecnopolo e il Centro antipandemico nazionale. Stando alla lista che il dicastero ha fatto circolare, il Biotecnopolo sarà sicuramente argomento della legge, assieme a diversi altri enti considerati doppioni o inutili, o finora immobili. E quindi l’attesa per le modifiche statutarie, ripetutamente annunciate dai ministri Schillaci e Bernini, oltre che dal centrodestra locale e dalla giunta guidata da Nicoletta Fabio, è qualcosa di simile al dramma dell’assurdo di Beckett, ’Aspettando Godot’. Potrebbe anche rivelarsi vana, se bisognerà guardare al nuovo disegno di legge.

Il sindaco Nicoletta Fabio preferisce prendere tempo e aspettare che qualcuno da Roma le chiarisca gli orizzonti. "So che il Governo sta lavorando incessantemente sulla riforma dello statuto - si limita a commentare il sindaco - volta ad avviare il centro antipandemico nazionale. Nei prossimi giorni approfondiremo questo tema con i parlamentari di riferimento e con i membri del cda del Biotecnopolo". Analoga promessa viene dalle parti del deputato di riferimento della giunta Fabio, l’onorevole Francesco Michelotti. Che nei prossimi giorni proverà a capire cosa stia accadendo tra i quattro ministeri fondatori del Biotecnopolo.

Se il centrodestra aspetta, il centrosinistra sta cominciando a stufarsi. Il presidente della Provincia, David Bussagli, ritorna al suo appello a tutte le istituzioni interessate. "Non ho ancora avuto risposte dal Comune - rivela Bussagli - ma sono convinto che il mio appello non cadrà nel vuoto. Le scienze della vita hanno nella nostra comunità una loro collocazione naturale. Il progetto del Biotecnopolo e del Centro Nazionale Antipandemico di Siena rappresentano una straordinaria e concreta opportunità di sviluppo, di crescita e di occupazione su cui, come sistema delle istituzioni, non possiamo minimamente indietreggiare - aggiunge Bussagli - nonostante il silenzio preoccupante calato da 18 mesi sulla vicenda. Non so se il disegno di legge che starebbe studiando il ministro Urso sia un ulteriore ritardo per la partenza della Fondazione. Ribadisco che, come Siena e come provincia, non possiamo perdere un’opportunità e sprecare risorse legate al Pnrr per 380 milioni di euro".

Il senatore Pd Silvio Franceschelli è più allarmato: "Con un nuovo stop e con l’annuncio di un ulteriore provvedimento, l’ennesimo, il Governo - è il timore del senatore e sindaco di Montalcino - rischia di far naufragare definitivamente un progetto importante non solo per Siena ma per tutto il Paese. Ritardi incomprensibili e colpevoli stanno rallentando le attività e i progetti di un centro che potrebbe dare un contributo notevole alla lotta contro le malattie e le pandemie. Senza dimenticare le opportunità e le ricadute positive in termine di occupazione di qualità e opportunità economiche che il Biotecnopolo e il Centro antipandemico potrebbero dare al territorio di Siena. Il tempo delle parole - conclude Franceschelli - è finito. Servono fatti e, purtroppo, non li vediamo".

Questo è lo stato dell’arte. Che è anche lo specchio dell’impotenza della politica locale. Che è tenuta all’oscuro delle strategie dei ministeri fondatori. Che preferiscono parlarne con i giornali piuttosto che con le istituzioni locali.