Bircolotti e la mossa annullata: "Si era verificata una forzatura"

L’uomo del verrocchio sottolinea la collaborazione che c’è stata da parte dei fantini nel rispetto dei ruoli "La caduta di Scompiglio nel Montone? Il cavallo in quel momento è stato sollecitato e quindi si è buttato in avanti".

Bircolotti e la mossa annullata: "Si era verificata una forzatura"

Il mossiere Renato Bircolotti. ha avuto un compito difficile nel gestire due coppie di rivali fra i canapi ed un bel movimento

E’ arrivato tra luglio e agosto, per sostituire un mossiere di grande esperienza come Bartolo Ambrosione. Renato Bircolotti è salito sul verrocchio e all’apertura della busta ha trovato un ordine della mossa che più delicata non poteva essere: due coppie di rivali (Istrice e Lupa e Valdimontone e Nicchio) affiancate e la Civetta di rincorsa con il Leocorno tra i canapi. Bircolotti non si è perso d’animo ed alla fine della corsa ha ricevuto consensi più o meno unanimi dai dieci capitani delle contrade in lizza: "Questo mi rinfranca e mi fa contento – sottolinea con giustificata soddisfazione il mossiere - perchè abbiamo assistito ad un Palio tanto bello quanto difficile da gestire". Un argomento di cui si parla nelle contrade in queste ore è sicuramente l’annullamento della prima mossa, che presentava un ordine tra i canapi più che accettabile. Bircolotti, in proposito, è abbastanza categorico: "Ho invalidato la prima mossa perchè era da invalidare per una forzatura. Se controllate i filmati, lo scoppio del mortaretto arriva già prima che il canape tocchi terra". Questo significa che la reazione immediata del mossiere che ha portato all’annullamento della mossa, è dipesa da una forzatura, e non dall’ordine delle contrade nel momento della partenza. Più volte i cavalli sono stati richiamati fuori dai canapi… "Certo, perché la cosa più importante è puntare alla salvaguardia degli animali. Farli uscire e rientrare agevola la ricerca del giusto assetto per determinare l’ordine alla mossa dettato dalla busta". Mossa delicatissima, ma c’è stata qualche fase più problematica? La risposta di Bircolotti è esemplare: "Il momento più difficile è stato dal primo minuto fino all’ultimo! La partenza è stato il momento liberatorio, quando ho visto che l’ordine si era formato e la rincorsa era pronta. Ci tengo ad aggiungere che i fantini, pur dovendo legittimamente fare il loro gioco, sono stati tutto sommato collaborativi". E la caduta di Scompiglio nel Montone? "Il cavallo in quel momento è stato sollecitato e quindi si è buttato in avanti. Ho dovuto immediatamente sganciare il canape ma, per quanto uno cerchi di essere veloce, si arriva sempre in seconda battuta". E il nervosismo dei cavalli, altra domanda che emerge nell’intervista di Canale3. "Tra i canapi è abbastanza normale: il problema è che all’inizio era uno che calciava, poi sono diventati quattro… Ed a quel punto gestire la mossa diventa un vero problema". Palio archiviato, si va verso l’inverno. Le analisi e le valutazioni dei capitani saranno ben più approfondite che non nell’immediato dopo corsa, ma ci sentiamo di dire che ci sono buone probabilità di rivedere Renato Bircolotti sul verrocchio anche nel 2025...