MARCO BROGI
Cronaca

Blitz dei vandali nella notte Danni a statua di Gormley

I teppisti hanno preso a mazzate la base della scultura in piazza Cavour. Ora l’opera verrà trasferita nel Regno Unito per gli interventi di riparazione

di Marco Brogi

Vandali scatenati nella notte a Poggibonsi. Divelta una delle sette statue in ghisa dello scultore Antony Gormley, artista di statura internazionale che ha collocato le sue opere d’arte all’aperto, in alcuni luoghi simbolo della città. La scultura danneggiata è quella nella centralissima piazza Cavour, dove ha sede il Palazzo Comunale. I teppisti hanno preso a mazzate la base della statua, che ha ceduto cadendo in avanti. Lo schianto della scultura che si abbatteva al suolo ha svegliato alcune famiglie che abitano nella zona.

L’allarme è scattato immediatamente e poco dopo sono arrivati gli agenti del commissariato, che stanno indagando per risalire agli autori all’assurdo gesto. In piazza Cavour, tra l’altro, ci sono le telecamere, quindi i vandali rischiano di essere individuati e denunciati in tempi brevissimi.

Adesso la statua dovrà essere riparata e con ogni probabilità partirà alla volta dell’Inghilterra, dovrà sarà lo stesso Gormley a ‘curarla’, come del resto ha fatto con le altre statue che in passato erano state danneggiate dai vandali o colpite inavvertitamente da auto in manovra. Non sarà semplicissimo rimuovere la statua, visto il peso della scultura, che si aggira sui tre quintali: quasi sicuramente il Comune dovrà ricorrere a una ditta esterna per questa operazione. La stupidità, dunque, continua ad accanirsi sulle opere dell’artista inglese dislocate in piazze e vie della città nell’ambito del progetto ‘Fai spazio, prendi posto’: sette sculture di ferro realizzate nel 2004 durante la nona edizione della manifestazione ’Arte all’Arte’, promossa dall’associazione Arte Continua. Dopo qualche anno i cosiddetti ‘omini di ferro’ , erano stati donati alla città, finendo spesso nel mirino dei vandali. Nel 2012 Antony Gormley ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Poggibonsi "per le sue straordinarie doti artistiche, per il suo inconfondibile stile, per la sua capacità di fondere l’arte con il territorio, per la sua generosità".