"Quando si sente dire che, difendendo il principio costituzionale sulla presunzione di non colpevolezza, si è ’beceramente garantisti’ si capisce che il Paese è finito. E non si può aggiungere altro; questo il mio pensiero". Lapidario l’avvocato Gabriele Bordoni che difende il calciatore della Reggiana Manolo Portanova, al centro di una vicenda giudiziaria, insieme allo zio, ad un minorenne e ad un amico, per un presunto stupro di gruppo. La studentessa senese di 23 anni che ha denunciato la violenza, martedì in una lettera a La Nazione rispondeva al radiocronista Rai Nicola Zanarini che aveva parlato di "gol meraviglioso che mette a tacere tutte le polemiche" riferendosi alla rete contro la Cremonese siglata proprio da Portanova. "La presunzione di innocenza – scriveva tra l’altro la giovane – non può non tenere conto della sofferenza della vittima e della famiglia", facendo subito prima proprie le parole di una donna che si chiedeva se era giusto "porlo come figura eroica ai giovani della sua squadra e pure alle giovani tifose".
CronacaBordoni: "Beceramente garantisti? Il Paese finito" a Siena