PAOLO BARTALINI
Cronaca

Borghesi: "Io, attore nel film su Roby Baggio"

Il titolare di una palestra a Poggibonsi recita nella pellicola ’Il Divin Codino’ in onda su Netflix: "In pratica ho fatto la parte... di me stesso"

di Paolo Bartalini

"Ho aiutato Roberto Baggio nella riabilitazione e gli ho permesso, dopo i gravi infortuni, di affacciarsi al calcio delle star. Dalla partecipazione a tre campionati mondiali alla conquista del pallone d’oro". Almeno nel film è andata così. Sandro Borghesi, laureato in Scienze motorie e titolare di una palestra presente a Poggibonsi da oltre mezzo secolo, ha impersonato il massofisioterapista che soccorse l’allora gioiellino della Fiorentina, consentendogli poi, attraverso lunghe sedute sul campo di gioco e in palestra, di diventare a poco a poco ’Il Divin Codino’.

Il popolare soprannome di Baggio, celebre a ogni latitudine, è anche il titolo della pellicola biografica, andata in onda via streaming sulla piattaforma Netflix per la regia di Letizia Lamartire, dedicata proprio al numero 10 di Caldogno, interpretato nell’occasione dall’attore Andrea Arcangeli. Un ruolo, dunque, anche per il professor Borghesi, trascorsi da comparsa in spot pubblicitari e sul grande schermo e ora di nuovo sotto l’occhio della macchina da presa per un film capace di catturare l’attenzione di tanti appassionati che non hanno nascosto le emozioni nel rivivere le sequenze di una magia di Baggio sul rettangolo verde.

"In pratica ho indossato i panni di me stesso – afferma con soddisfazione Sandro Borghesi – perché in casi del genere ti senti in una situazione di realtà, non esattamente sul set. Serviva un professionista in grado non di recitare improvvisando, bensì di applicare il suo metodo di lavoro alle esigenze del momento di un giovane atleta. Un ragazzo chiamato a misurarsi, in una storia che rimanda agli anni Ottanta, con problematiche serie di carattere fisico. D’altro canto, sono specializzato nei trattamenti del ginocchio e in particolare nel crociato anteriore".

Tutto aveva avuto inizio lo scorso anno per Sandro Borghesi: nella fase del lockdown, la scoperta di un annuncio su Facebook, la candidatura, l’invio di un video agli addetti al casting. Quindi la comunicazione ufficiale: "A un certo punto mi hanno detto: la parte è tua’. E naturalmente non volevo crederci. Un po’ a sorpresa mi sono ritrovato catapultato nelle location, a Trento, sul Lago di Garda, a Firenze. Bellissime esperienze, come nelle scene girate più volte dentro a un incessante effetto pioggia. Inzuppato dalla testa ai piedi - conclude Borghesi - ma in fondo felice di essere lì in un ambente ‘mio’. Al pari della palestra, adesso di nuovo aperta".