È una giornata sempre carica di emozioni, spettacolo, anche tensione, legata all’emissione degli ultimi verdetti. Ma la chiusura dell’anno contradaiolo 2024, che si celebra oggi a Montepulciano, rappresenta un’autentica pietra miliare sul percorso del Bravìo delle Botti che ha doppiato, come forse meglio non si sarebbe potuto, il suo cinquantennale. Storia e attualità hanno continuato ad inseguirsi, sotto il segno della geniale intuizione di don Marcello Del Balio, culminando in un due eventi indimenticabili, la serata dell’offerta dei ceri al co-patrono San Giovanni Decollato, e la corsa con le botti, dall’epilogo imprevedibile, drammatico, con tinte epiche, che ha visto trionfare Voltaia. Possiamo dunque immaginare che il corteo storico che partirà stamattina alle 9 da Piazza Grande sfilerà con ancora maggior orgoglio nelle vie cittadine; come pure sarà ancora più solenne la chiusura dell’urna reliquiaria di Sant’Agnese, che simboleggia il termine dell’anno contradaiolo e che sarà compiuta, nel corso della messa officiata da don Domenico Zafarana, dalla reggitrice Irene Bettollini, dal sindaco Michele Angiolini e dallo stesso parroco. Subito dopo, nel piazzale antistante la chiesa intitolata all’altra co-patrona, sbandieratori e tamburini offriranno un saggio delle proprie capacità. Alle 16 l’attenzione si sposterà sulla sala degli ex-Macelli dove saranno rivelate le identità dei vincitori dei riconoscenti collegati al Bravìo di Montepulciano. Ma prima ancora sarà interessante ascoltare il bilancio che sarà chiamata ad esporre Reggitrice Bettollini, prima donna a ricoprire quell’incarico, giovane condottiera rivelatasi saggia ed energica allo stesso tempo. Irene ha davanti a sé ancora un anno di mandato ma già si pensa ad una successione che potrebbe vederla ancora protagonista. Sarà poi comunicato l’esito del concorso fotografico "Attimi di Bravìo", che quest’anno ha ancor più abbinato la formazione alla competizione. Seguirà l’assegnazione del riconoscimento "Bravìo nel cuore" che, a giudizio del Magistrato delle Contrade, va a persone che abbiano mostrato particolare attaccamento alla manifestazione. Il clou è rappresentato dai premi per gli sbandieratori e tamburini, offerti dalla famiglia Trabalzini nel ricordo del cavalier Aldo, da sempre sostenitore di questa particolare forma di spettacolo, e dall’Arca d’Argento, che va alla contrada che avrà presentato il miglior corteo storico. Come tradizione, non mancherà poi qualche gustosa sorpresa, per lo più rappresentata da video inediti.
Diego Mancuso