Bravìo, un tesoro da conservare. Già grande fermento nei rioni

Iniziato il nuovo anno contradaiolo in vista dei festeggiamenti per i 50 anni della manifestazione. Il rettore Bettollini: "Un’edizione prolungata nel segno della memoria". Primi nomi degli spingitori .

Bravìo, un tesoro da conservare. Già grande fermento nei rioni

Bravìo, un tesoro da conservare. Già grande fermento nei rioni

L’atto più significativo si è consumato nell’androne del palazzo comunale, lontano dai riflettori, quando i rettori hanno consegnato a Irene Bettollini il fazzoletto con gli otto stemmi, simbolo dell’investitura "popolare". Così la neo-Reggitrice del Magistrato delle Contrade di Montepulciano ha potuto affrontare, con piena legittimazione, il suo debutto nella cerimonia di apertura dell’anno contradaiolo. È stata una grande festa, favorita dal clima soleggiato, aperta dal corteo storico che, attraversando il centro cittadino, affollato dai turisti, ha saputo ancora una volta creare un’atmosfera carica di fascino. Stipata la Chiesa di Sant’Agnese per la cerimonia religiosa: il rito delle "tre chiavi" ha visto il Parroco Don Domenico aprire, insieme al Sindaco Michele Angiolini e alla stessa Bettollini, la teca che contiene le spoglie di Sant’Agnese. Nella sua omelia, il religioso ha definito il Bravìo un immenso tesoro da custodire ed ha stigmatizzato le polemiche ed i proclami teorici, esortando a preferire i fatti alle parole, proprio come faceva la Santa, che ha definito "assai pratica e fattiva". Poi, davanti ad un pubblico strabocchevole, sono state le chiarine, gli sbandieratori e i tamburini a regalare le ultime spettacolari emozioni. "Siamo felicissimi per questa apertura dell’anno contradaiolo" ha detto Bettollini, "c’è un fermento straordinario tra le contrade, tutte sentono molto l’anniversario dei cinquant’anni e in calendario ci sono già numerosi eventi che precederanno il tradizionale inizio del Bravìo: sarà dunque un’edizione "prolungata" della festa, nel segno della memoria e anche del ritrovamento di materiali storici, inediti". "L’anno contradaiolo è iniziato sotto i migliori auspici – ha commentato il sindaco Angiolini –, una prima giornata di festa per un’edizione davvero speciale di questa manifestazione popolare che rappresenta oggi più che mai un momento di condivisione e di identità". Alcune contrade hanno scelto la ricorrenza per sollevare il velo sui nomi dei propri spingitori. In uno scacchiere ormai praticamente definito, che ribadisce un quanto mai frenetico "valzer" delle casacche, sono arrivati gli annunci di Gracciano, che al confermato Emanuele Magi ha affiancato il top-player Lapo Parissi; di San Donato, che punta per il quarto anno sulla coppia Emanuele Bazzoni-Giacomo Tonini; de Le Coste, che affida le proprie chance a due giovani di contrada, il collaudato Gioele Benigni e l’esordiente Tommaso Grigiotti; di Collazzi, con i debuttanti Alberto Bassanelli e Simone Pedagna.

Diego Mancuso