Bus notturno. I sindacati:: "Più sicurezza"

Lavoratori e sindacati chiedono maggior sicurezza sulla linea notturna Empoli-Siena di Autolinee Toscane, minacciata da aggressioni e consumo di droga. La Regione è chiamata a intervenire per garantire la protezione di lavoratori e utenti.

Bus notturno. I sindacati:: "Più sicurezza"

Lavoratori e sindacati chiedono maggior sicurezza sulla linea notturna Empoli-Siena di Autolinee Toscane, minacciata da aggressioni e consumo di droga. La Regione è chiamata a intervenire per garantire la protezione di lavoratori e utenti.

Si è svolto giovedì un incontro con la prefettura di Firenze per dirimere lo stato di agitazione in essere dei lavoratori della sede di Siena di Autolinee Toscane. Da ripetuti mesi ormai, i lavoratori e l’utenza della linea notturna Empoli-Siena in partenza alle 23,55 dalla stazione ferroviaria di Empoli, sono vittime di aggressioni, minacce, e spesso oltre al danneggiamento dei mezzi si verifica a bordo anche il consumo di sostanze stupefacenti. La questione è tutt’altro che risolta e i sindacati congiuntamente hanno incontrato Autolinee Toscane alla presenza del prefetto, che ha registrato la volontà delle sigle presenti di proseguire sulla linea dura. Infatti le parti sociali hanno preteso sicurezza a bordo dei mezzi per la tutela dei lavoratori e dell’utenza, ribadendo che tutto ciò è sì responsabilità dell’azienda che fornisce il servizio pubblico, ma che il committente cioè la Regione, non può sottrarsi alle proprie responsabilità e come appaltante deve mettere in atto tutte le strategie necessarie per garantire la sicurezza sulla linea notturna.

Autolinee Toscane ha affermato che non può garantire a bordo un servizio di vigilanza, quindi Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal unitariamente continueranno a portare avanti la vertenza, chiedendo alla Regione di farsi carico delle proprie responsabilità al più presto. ieri infatti si sarebbe dovuto svolgere un tavolo tecnico per parlare anche di questa problematica, ma l’appuntamento è slittato a data da destinarsi. I sindacati sostengono che non si può procrastinare una questione così delicata, affermando che la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini non può attendere, e la questione deve essere presa in carico anche dalla politica.