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Non si placa la bufera istituzionale e politica sull’annunciato trasferimento del Buyfood a Firenze, dopo le prime edizioni a Siena. "Sono molto perplesso e intendo parlare con la Regione, qui ci sono eccellenze importanti e faremo tutto il possibile perché ciò non accada, c’è un’intera filiera e una città contrarie allo spostamento". Così il sindaco Luigi De Mossi è intervenuto sulla polemica del giorno: "Non capisco questo diktat su una manifestazione che ha avuto successo economico e commerciale – ha aggiunto –. L’ipotesi di un evento itinerante? Ma se si trovano sinergie e consonanze come a Siena, in un luogo con marchi e prodotti prestigiosi, può anche diventare permanente". È la punta dell’iceberg di una valanga di reazioni negative, che coinvolge in primis il mondo produttivo.
"Dispiacerebbe se la manifestazione fosse davvero spostata – afferma Massimo Guasconi, presidente della Camera di commercio –, spero che la decisione non sia irrevocabile. Siena è stato nelle prime edizioni un partner importante. Viviamo questa decisione come un’ingiustizia verso tutto ciò che rappresenta il territorio, verso la provincia che ha più denominazioni e che mette in campo grandi investimenti sulla riconoscibilità dei prodotti e sulla loro alta qualità. Non a caso il mondo camerale è coinvolto nel reclutamento di buyer all’estero".
Dal versante fiorentino nessun commento ufficiale da parte dei vertici della Camera di commercio, il presidente Leonardo Bassilichi e il segretario Giuseppe Salvini. Ma a quanto trapela si starebbe lavorando per cercare di evitare uno strappo totale con un’opera di mediazione, magari coinvolgendo in una tappa Siena oppure ampliando le sedi per rendere effettivo il concetto di manifestazione itinerante.
Soluzioni che in ogni caso non accontenterebbero gli interlocutori senesi, convinti di trovarsi di fronte a uno scippo in piena regola. "Lo spostamento ‘alla zitta’ di Buyfood è un affronto per la città di Siena – affermano in una nota congiunta Confcommercio e Confesercenti –. Se la strategia, che non ci convince, è puntare su eventi itineranti, la Regione provveda quanto prima a indirizzare su questo territorio iniziative all’altezza del suo patrimonio agroalimentare". Sotto accuse le parole dell’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi: "La scelta di spostare a Firenze la prossima edizione ci stupisce nel metodo e nel merito. Già in passato Siena aveva ospitato una iniziativa simile, il Buywine, focalizzata sul mercato del vino e poi anch’essa trasferita guarda caso a Firenze. Se il principio guida ora dev’essere quello dell’alternanza, la Regione provveda ad applicarlo anche ad altre manifestazioni, e si metta all’opera per investire in altre iniziative di rilievo a Siena. Il patrimonio enogastronomico di questo territorio merita una valorizzazione non episodica". La consigliera regionale Pd Anna Paris annuncia intanto di aver portato in Regione il caso.
"Ho depositato un’interrogazione urgente per porre la questione all’attenzione della giunta e far sì che venga motivata la scelta di sottrarre a Siena questa importante iniziativa. Le tre edizioni della manifestazione sono state, sino ad ora, ospitate da Siena, ovvero la città che guida la classifica del valore prodotto in termini di food&wine in Toscana e una delle prime dieci in Italia".
Orlando Pacchiani