REDAZIONE SIENA

Caccia a nuovi fondi per le mura castellane

Si tratta del consolidamento del versante a valle di Sant’Agostino e del completamento di Collazzi.

Le tre cinte murarie che, da prima del 1100, e poi attraverso i secoli, hanno difeso Montepulciano e i suoi abitanti, ampliandosi insieme al crescere del centro, fino ai bastioni medicei del ‘500, costituiscono un inestimabile patrimonio storico e architettonico ma anche un elemento di sicurezza per una città arroccata su una collina. E se parti di quelle fortificazioni sono andate perse nel tempo, tutto ciò che la storia ha consegnato ai nostri giorni è oggetto ormai da anni della massima attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Un nuovo atto è rappresentato dalla richiesta di inserimento nel documento operativo difesa del suolo (DODS) della Regione Toscana di due ulteriori opere. "L’obiettivo – spiega Luciano Garosi, vice-Sindaco con delega ai lavori pubblici – è ottenere finanziamenti per la progettazione di due interventi tanto strategici quanto onerosi e cioè il consolidamento del versante sottostante la Chiesa di Sant’Agostino e la prosecuzione del consolidamento delle mura di Collazzi, per un tratto di 80 metri, verso Porta dei Grassi. Si tratta di progetti del costo, rispettivamente, di 260 mila e 175 mila Euro, che preludono – prosegue Garosi – ad interventi stimati in 5 milioni di euro per Sant’Agostino e 2 milioni e mezzo per Collazzi. Ci troviamo in una fase preliminare, non aspettiamoci cantieri aperti a breve, ma ugualmente molto importante per puntare al più ampio recupero delle mura cittadine". Effettivamente vi sono iter, come quello relativo al tratto di mura di Via delle Coste (valore dell’opera, quasi un milione di euro), avviati nel 2018-2019, dei quali ora maturano i frutti, tanto che, dopo il 1 Maggio, sarà installato il cantiere, in Via Piana. "Non importa quale amministratore porterà a compimento le opere, l’importante è l’obiettivo, coltivando il sogno, non irreale, – confessa Garosi – di creare camminamenti sugli spalti, aperti al pubblico".

Diego Mancuso