
I medici giudicano le condizioni della piccola non preoccupanti
di Massimo Cherubini
Cade dal cavallo a dondolo. Bimba di due anni di Piancastagnaio finisce in ospedale. E’ accaduto ieri poco dopo l’ora di pranzo in un appartamento del centro amiatino. La piccola, prima del riposino pomeridiano, viene sistemata sul piccolo cavallo a dondolo. E’ seguita dai genitori ma ad un tratto la piccola cade a terra. Forse perché scivola dal cavallo, forse per un movimento repentino che le fa perdere l’equilibrio.
L’altezza del cavallo a dondolo non è notevole. Si parla di centimetri, non di metri dal pavimento. Ma la caduta provoca alla piccola conseguenze giudicate serie nell’immediatezza dell’accaduto. Fino al punto che i genitori chiamano il 118. La piccola è ‘assopita’, par che abbia perso conoscenza, Si teme che abbia subito un importante trauma cranico. La centrale del 118 si attiva, sul posto arriva un’ambulanza non medicalizzata.
E’ atteso l’atterraggio di Pegaso che non avviene perché le avverse condizioni meteo che interessano la zona non lo consentono. Viene, così, deciso di trasferire in ambulanza (senza medico a bordo per una carenza di personale che non consente la copertura dei servizi) la bambina alle Scotte. Qui arriva vigile, non più in codice rosso ma giallo. Viene sottoposta agli accertamenti del caso, Tac compresa. I medici giudicano le sue condizioni non preoccupanti. Preoccupa, invece, il sistema dei servizi di assistenza-emergenza. Ieri infatti due contemporanei codici rossi per il territorio dell’Amiata hanno messo sotto stress (la prova è stata comunque superata) il sistema di gestione dell’emergenza. Al pronto soccorso dell’ospedale di Abbadia San Salvatore l’anestesista, figura di primaria importanza nelle emergenze, non è presente per l’intero arco della giornata.
E’ in servizio ‘parziale’ non h24 come lo era prima delle restrizioni avvenute per combattere il Covid. E come previsto dalla norme che disciplinato i pronto soccorsi degli ospedali di base. Un problema che da più parti viene sollecitato perché ritenuto serio, preoccupante. Su questo punto da tempo è in atto una pressante richiesta del sindaco di Abbadia San Salvatore finalizzata a "restituire all’ospedale di Abbadia mezzi e risorse atte a garantire al meglio, e al massimo, i primari servizi per i cittadini".