Sulla scia delle ‘Pillole di emergenza urgenza’, progetto dell’Asl Sud Est che aiuta, con brevi video dimostrativi, ad affrontare un caso di urgenza sanitaria, bisogna sapere che sono tanti gli incidenti che avvengono in casa e che finiscono col ricorso all’ospedale. "Banalità ma anche casi con conseguenze importanti: dall’1 gennaio al 31 ottobre quest’anno, su 50.723 accessi ai tre pronto soccorso dell’area senese (Nottola, Campostaggia e Abbadia San Salvatore), il 13,4%, in valore assoluto 6.802 casi, è per incidenti domestici", rivela il dottor Luciano Francesconi, direttore area dipartimentale Pronto soccorso e Medicina d’urgenza senese dell’Asl.
E’ una casistica importante.
"La fascia più rappresentata è quella degli ultraottantenni, il 25%. Il 50% di questi accessi è per trauma degli arti, tante le cadute con frattura del femore; a seguire trauma cranico, toracico e vertebrale. Il 3% degli accessi per incidenti domestici è legato a traumi pediatrici, il 16% a ferite. Poi ci sono problematiche stagionali e casistiche che meritano una riflessione".
Quali?
"Le intossicazioni da funghi e diversi casi con conseguenze significative per i pazienti e con impegno importante dei pronto soccorso. Poi intossicazioni da monossido di carbonio: quando l’esposizione è minima le conseguenze sono banali. Ma ci sono anche casi con rischio della vita: bisogna stare attenti in presenza di focolari in casa e al flusso dell’aria nelle stanze, per non incorrere in quella che è definita ‘morte dolce’, che si ha quando il monossido di carbonio si sostituisce all’ossigeno nel sangue, con complicanze da non sottovalutare".
Altri casi?
"Anche se non così significative nei numeri, ci sono le ustioni, che possono avvenire nel tentativo di accendere il fuoco o nello scolare la pasta e, ancora, prendendo pentole dal forno in modo frettoloso. Poi punture di insetto: la zanzara non è un problema ma il calabrone sì e soprattutto quando il soggetto è allergico. Occorre in questo caso tenere d’occhio la manifestazione cutanea e ricorrere all’ospedale se si allarga. Infine sta rialzando la testa il problema tetano, che insorge in una ferita su un non vaccinato".
Qual è la prevenzione?
"Il buonsenso e l’attenzione, soprattutto per le due fasce estreme, anziani e bambini piccoli. In questa stagione abbiamo accessi motivati da cadute dall’olivo: allora la raccomandazione è stare attenti e, se non si è più giovani, farsi aiutare".
Quando si va in ospedale?
"Premesso che il paziente deve venire in pronto soccorso, se si cade e non si ha dolore o alcun problema non occorre fare una radiografia. Se il trauma è a danno di un bambino o anziano allora raccomanderei un controllo e magari osservazione. Si va in pronto soccorso per un problema evidente, per un trauma significativo. Usare il PS in maniera corretta vuol dire garantire la presa in cura più efficace per chi ne ha bisogno".
Paola Tomassoni