Whirlpool, addio. Sullo stabilimento di viale Toselli dal 2 aprile non dovrebbe sparire la grande insegna per fare spazio alla scritta Beko Europe. Ma potrebbero sventolare delle bandiere con il nuovo marchio. Prova visiva della nascita della joint venture a guida turca, con Arçelik che avrà il 75 per cento della newco, mentre gli americani di Whirlpool conserveranno il 25%. Non si sa per quanto, l’impressione è che sia una quota a scadenza.
Beko è il marchio principale della galassia Arçelik, che comprende anche Indesit, Grundig e Defy tra gli altri. La nuova multinazionale opererà nell’area Emea, Europa, Medio Oriente e Africa, sarà una società di diritto olandese e avrà una capacità produttiva di 24 milioni di elettrodomestici all’anno. I 20 mila dipendenti (6 mila di Beko, 14 mila di Whirlpool) lavorano attualmente nei 2 stabilimenti rumeni di Beko, nei 14 impianti di Whirlpool in Italia, Polonia, Slovacchia e Regno Unito, nei 25 uffici delle consociate europee di Beko e nelle 38 sedi di Whirlpool Emea. Oltre ai marchi Arçelik avrà la proprietà dei brand Hotpoint, Indesit, Bauknecht, Privileg e Ignis e la licenza d’uso per 40 anni del brand Whirlpool. Le previsioni di fatturato, quando l’integrazione sarà completata, si aggirano sui 6 miliardi di euro.
I sindacati sperano che gli stabilimenti italiani vengano rilanciati per salvaguardare i livelli occupazionali. In viale Toselli, a Siena, lavorano 300 persone e temono la concorrenza dei congelatori, prodotti soprattutto negli stabilimenti in Romania. C’è ancora tempo, ma non troppo per i progetti industriali post fusione. Il 2 aprile, però, ci sarà solo un evento collettivo di Beko Europe in tutti gli stabilimenti in contemporanea.