REDAZIONE SIENA

Cala il sipario sul festival dell’Italiano

Si conclude la settima edizione di ‘Parole in cammino: Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia’ con incontri su parità di genere, intelligenza artificiale e premiazioni.

Cala il sipario sul festival dell’Italiano

Cala il sipario sul festival dell’Italiano

Si conclude oggi, con gli ultimi appuntamenti in programma, la settima edizione di ‘Parole in cammino: Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia’. In attesa di ripartire la settimana prossima a Firenze, da giovedì 11 a sabato 13, la parte senese della manifestazione, che si è aperta giovedì, si svolgerà oggi pomeriggio nella sala Sant’Ansano del Santa Maria. Alle 15.30 è in programma un incontro a cura del Comitato di Siena della Società Dante Alighieri, con Filomena Cataldo e Johnny L. Bertolio a parlare sul tema ‘La parità di genere nell’insegnamento dell’italiano come lingua straniera o lingua seconda’ con Luca Bonomi.

Alle 16.30 la parola passerà a Giulio Ancilli, Simone Marradi, Giovanna Poma e Paolo Ridolfi che interverranno sul tema ‘Intelligenza artificiale ed evoluzione culturale’, con la conduzione di Roberto Rosa. Alle 17.30 Mariangela Cassano, Chiara Galgani e Olimpia Sani parleranno di ‘La parità di genere, il giornalismo e la comunicazione istituzionale’, con Cecilia Valenti. A concludere la settima edizione del festival sarà alle 18.30 la consegna del Premio Visioni a Maria Rita Parsi, da parte di Letizia Stammati. Il Premio Visioni è un riconoscimento itinerante nato nel 2015, che viene attribuito, di tappa in tappa, a personaggi che si siano distinti nel campo del giornalismo, della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria, dello spettacolo. Nei giorni scorsi sono stati assegnati anche i premi per ‘La scuola che vorrei’ agli insegnanti e studenti dell’istituto Sallustio Bandini e del Monna Agnese, per i lavori svolti nei laboratori che si sono tenuti durante l’anno scolastico. Un progetto che era rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado e prevedeva la stesura di un breve testo (fra i 100 e i 500 caratteri), un video (10 minuti al massimo) o un audio (10 minuti).