LAURA VALDESI
Cronaca

Caldo torrido, superati i 37 gradi. "Occhio al rischio disidratazione”

Il professor Capecchi, responsabile della Medicina interna e dell’Urgenza delle Scotte, mette in guardia. "Particolare attenzione deve essere posta sugli anziani”

Il professor Pier Leopoldo Capecchi

Il professor Pier Leopoldo Capecchi

Siena, 10 luglio 2023 – Ha raggiunto nel primo pomeriggio di ieri i 36,3° la temperatura a Sant’Andrea a Montecchio, alle porte del capoluogo. Non sono stati da meno San Rocco (36,1°) e Monteroni (36,2°), come registra ’MeteoSiena24’.

E ancora: a Siena la stazione al Galilei si fermava a 35,5°, a Buonconvento 35,1°, a Montepulciano 33,5°, a Montalcino ed Abbadia la temperatura ha toccato 30,8° e 30.5°. Sulla Vetta Amiata colonnina di mercurio a 23,5°, in località La Villa a Monteriggioni raggiunti i 37,2°. Bisogna dunque prepararsi ad un luglio rovente, se quello di ieri è stato l’antipasto dell’ondata di caldo africano.

Il professor Pier Leopoldo Capecchi
Il professor Pier Leopoldo Capecchi

"Occorre particolare attenzione per i bambini piccoli e per gli anziani", osserva il professor Pier Leopoldo Capecchi, direttore di Medicina interna e dell’Urgenza delle Scotte.

Professore, quali sono le patologie che devono indurre alla massima cautela in presenza di un caldo così intenso?

"Gli anziani, torno a ripetermi, devono proteggersi dal caldo in quanto è minore la loro capacità di scambio di calore con l’esterno, rispetto ai giovani. Ma anche perché sovente assumono farmaci e il meccanismo di azione di alcuni medicinali può essere potenziato dal caldo. C’è anche un ulteriore elemento a cui porre attenzione: chi è avanti con gli anni tende a perdere un po’ la sensazione della sete. E’ necessario pertanto convincerli che bere acqua rappresenta una sorta di medicina, soprattutto quando le temperature sono elevate".

Nel caso dei bambini cosa dobbiamo evitare?

"Di coprirli eccessivamente, come in genere sono portate a fare mamme e nonne premurose. Anche i piccoli vanno fatti bere".

Una raccomandazione sempre valida è non uscire nelle ore più calde.

"Certo. Il ministero della Salute ha emanato un decalogo su come difendersi nel quale rientrano consigli quali indossare abiti leggeri, ovviamente non scuri. Va inoltre aerata bene la casa, soprattutto la sera, socchiudendo le imposte delle stanze esposte al sole. Cose che possono sembrare ovvie ma sempre utili".

Nei pazienti che arrivano al policlinico cosa riscontrate in particolare?

"La sindrome da disidratazione è molto frequente. Abbiamo già visto, anche adesso, diversi anziani in questa condizione. Il caldo, ripeto, è un ulteriore fattore di rischio, a maggior ragione nel caso dei non autosufficienti. Va prestata grande attenzione a questi ultimi".

Quando si deve venire al pronto soccorso o chiamare il medico di famiglia?

"In particolare quando gli anziani manifestano segni di confusione mentale, se si sentono più deboli del solito. Se la pressione arteriosa è più bassa del consueto".

La combinazione peggiore è quella che associa temperature elevate ed umidità dell’aria.

"Esatto. In quanto maggiore è l’umidità, più risulta difficile eliminare il calore corporeo. Vedi le situazioni di scirocco, per esempio".

Alcune buone pratiche utili per tutti da adottare in questi giorni infuocati?

"Bere una buona quantità di acqua, evitare alcolici. E fare pasti leggeri, ricchi di frutta e verdura".

Si dibatte molto sull’uso dell’aria condizionata.

"Può aiutare, senza esagerare però. Anche perché gli sbalzi di temperatura possono anche risultare nocivi, soprattutto per i più fragili".