REDAZIONE SIENA

"Campo largo, poche uscite dal partito"

Stefano Scaramelli di Italia Viva guarda all'assemblea del 28 settembre per approvare la virata verso il Campo largo. Poche uscite previste dopo critiche interne. Pamela Fatighenti esce per non condividere la decisione di Renzi. Scaramelli confida nella coesione del partito.

Stefano Scaramelli di Italia Viva guarda all'assemblea del 28 settembre per approvare la virata verso il Campo largo. Poche uscite previste dopo critiche interne. Pamela Fatighenti esce per non condividere la decisione di Renzi. Scaramelli confida nella coesione del partito.

Stefano Scaramelli di Italia Viva guarda all'assemblea del 28 settembre per approvare la virata verso il Campo largo. Poche uscite previste dopo critiche interne. Pamela Fatighenti esce per non condividere la decisione di Renzi. Scaramelli confida nella coesione del partito.

"Le uscite finora sono state un numero irrilevante, dieci membri su 350 dell’assemblea nazionale: la stragrande maggioranza seguirà la linea del partito". Stefano Scaramelli (nella foto), vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva, guarda all’assemblea del 28 settembre che approverà la nuova virata indicata da Matteo Renzi verso il Campo largo e quindi l’alleanza di centrosinistra. "Individuando una scala di valori che possono essere condivisi – afferma Scaramelli –, possiamo costruire una coalizione ampia nel campo progressista, democratico e riformista. Italia Viva potrà giocare un ruolo da protagonista ed è corretto che gli organismi del partito si riuniscano per prendere una decisione più importante".

Dopo il documento critico delle scorse settimane di alcuni esponenti del partito, l’uscita più significativa è stata quella di Pamela Fatighenti, già coordinatrice provinciale del partito e componente della cabina di regia regionale. Adesso è la referente toscana di Orizzonti liberali, il movimento fondato da Luigi Marattini. "Sono uscita – afferma Fatighenti – perché non ho condiviso l’annuncio di Renzi: nel metodo perché un cambiamento di rotta del genere si decide solo dopo una discussione negli organi competenti, nel merito perché ho lasciato il Pd per entrare in Italia Viva con l’idea di un partito liberal democratico e riformatore".

Per Scaramelli però non ci saranno molte uscite: "La dialettica e il confronto anche aspro dentro un partito sono normali. Sono convinto che alla fine la stragrande maggioranza non uscirà, anche perché il partito è in salute".