Campolungo e viale dei Mille nel caos. È questo il sunto della lettera ricevuta in redazione in riferimento alla viabilità in uno dei quartieri più trafficati e popolati di Colle. "Ci sono due supermercati un grande magazzino di abbigliamento, un grande magazzino generico, uno dei più grandi plessi scolastici della provincia, poliambulatorio, distretto sociosanitario, clinica veterinaria, molteplici attività commerciali e artigianali, due volte all’anno il lunapark, in primavera, estate e autunno l’invasione dei turisti per il Parco dell’Elsa, tutti i giorni il grande traffico pesante di andata e ritorno per l’area industriale dell’Olmino e per quella di Casole". La lettera continua poi a lettere cubitali, "In queste condizioni viale dei Mille scoppia e Campolungo muore! È il momento di mettere in atto le soluzioni per viale dei Mille previste dal piano del traffico senza aspettare i tempi eterni della burocrazia. non c’è tempo!". Lo scrivente sembra ben edotto anche su un documento risalente al marzo ’22. Di fatto nel piano generale del traffico urbano per viale dei Mille si parla di "molti punti con un assetto disordinato, poco sicuro e privo di alcune fondamentali attrezzature quali percorsi pedonali continui – si scrive nel piano –. Nell’ottica di alleggerire principalmente la attuale viabilità verso Gracciano, Viale dei Mille dovrebbe maggiormente avvicinarsi ad una strada urbana; questo comporterebbe una maggior attenzione a tutte le componenti di traffico, compresa quella ciclo-pedonale e del trasporto pubblico. Questa tematica si rifletterebbe inoltre sui quartieri circostanti con una logica di messa in sicurezza degli attraversamenti e di permeabilità trasversale, con particolare attenzione all’importante polo scolastico di Gracciano". Sostanzialmente il piano del traffico del ’22 per Viale dei Mille propone una "riqualificazione complessiva per migliorare la qualità degli spazi prestando attenzione a tutte le componenti di traffico". In concreto il piano propone il declassamento di Viale dei Mille nell’ottica di farlo diventare un asse urbano al fine anche di aumentare la sicurezza e la fruibilità del viale per pedoni e ciclisti e la riprogettazione con l’inserimento di uno spartitraffico centrale tra le corsie principali e di una pista ciclabile con aiuola verde a corredo. "Lungo l’asse – continua il piano – viene proposta una nuova sezione stradale, nella quale viene ridotta la larghezza delle corsie e viene inserito uno spartitraffico centrale a raso, il quale può materializzarsi in altezza in corrispondenza degli attraversamenti pedonali o per impedire la svolta a sinistra, oggi molto frequente anche la dove vietata".
Lodovico Andreucci