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Campostaggia: nuovo protocollo Si incentiva il parto naturale

L’obiettivo è evitare il più possibile il ricorso al taglio cesareo se non in casi limite

All’ospedale di Campostaggia un nuovo protocollo per favorire il parto naturalee limitare il ricorso al taglio cesareo. "Siamo partiti dall’idea di costituire un ambulatorio unico che prenda in carico le donne in gravidanza in cui alla terza ecografia si riscontri la presentazione podalica del nascituro. Un percorso che ha la finalità, prima di tutto, di informare le donne dell’importanza di mettere in campo tutte le azioni possibili per favorire il parto naturale, senza rischi per madre e bambino – spiega Massimo Gabbanini, direttore Uoc Ostetricia e ginecologia di Campostaggia –. Questo è un ospedale amico del bambino e siamo impegnati per favorire al massimo il parto spontaneo rispetto al taglio cesareo, seguendole linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità e della Regione". Se alla 37esima settimana la posizione è ancora podalica, in assenza di controindicazioni, il protocollo prevede l’attuazione della tecnica del rivolgimento per manovre esterne. Una competenza a questo punto dei medici ginecologi che, con una tecnica manuale, favoriscono ulteriormente il corretto posizionamento del feto. Nei giorni scorsi con un parto naturale grazie proprio alla manovra di rivolgimento esterno è nato un bambino, Ousmane. "È andato tutto bene – raccontano i neo genitori- abbiamo accolto con favore questa opportunità quando ci è stata prospettata, perché volevamo evitare l’intervento con il cesare".