Montepulciano (Siena), 5 gennaio 2022 - Ha gli ingredienti della favola, se non fosse una storia vera. Quella di un cane di quasi 6 anni, il pastore tedesco Otto, che spaventato dai botti di Capodanno, fugge dal recinto. E finisce in autostrada dove corre a perdifiato per una decina di chilometri. Finché, stremato,viene trovato dai poliziotti della Stradale di Arezzo che, complice anche una brioche, guadagnano la sua fiducia e lo salvano. E’ successo il primo gennaio: il giorno seguente il proprietario Alessio Piccardi, 41 anni, di Montepulciano stazione, è andato al canile gestito dall’Enpa ad Arezzo a riprendere l’amico a quattro zampe che è la gioia dei suoi figli, Damiano di 8 anni e Dario di 3. "Siamo felicissimi", dice l’uomo ringraziando la Stradale.
"Non è la prima volta che scappa, Otto, nonostante la recinzione. I botti proprio non li sopporta. Era già fuggito, fermandosi sempre nei campi intorno a casa per poi tornare quando tutto era finito. La sera di San Silvestro, poco prima di mezzanotte, mio zio l’ha visto in giardino. Io ero a cena a casa, prima di andare a letto l’ho chiamato tanto ma non c’era. Siccome so che quando sente i botti si rifugia nei campi però poi torna da solo, ero certo che l’indomani si sarebbe ripresentato".
Invece il pastore tedesco era fuggito, raggiungendo l’autostrada del Sole. Qui correva all’impazzata da una corsia all’altra, hanno ricostruito i poliziotti della Stradale grazie alle telefonate ricevute dagli automobilisti. Ha percorso chilometri perché ha raggiunto il casello di Chiusi. Gli agenti, prima hanno rallentato il traffico in regime di safety car, cercando di catturare l’animale. Era senza forze per la paura e la stanchezza, ma quando hanno preso una brioche che avevano con loro facendola a pezzi, l’ha divorata. Ed è salito in auto con gli agenti. "L’ho ritrovato tramite un amico poliziotto che la sera di San Silvestro era a cena da me. Mi ha chiamato inviandomi la foto che girava. ’E’ un cane simile al tuo’, diceva. Poiché era sporco sulle prime non l’ho riconosciuto. Poi guardando i dettagli ho pensato che invece poteva essere proprio Otto. Così – racconta Piccardi – sono andato al canile dell’Enpa ad Arezzo il 2 gennaio. Gli hanno trovato il chip di riconoscimento e l’ho riportato a casa".
"Sarebbe veramente necessaria una normativa con sanzioni per quanto riguarda i botti e divieti che interessino non solo il centro storico ma anche le zone periferiche", invoca la presidente dell’Enpa Sandra Capogreco.