CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Cantiere sequestrato, l’allarme Cgil: "A rischio cento posti di lavoro"

La segretaria generale D’Ercole: "Altro colpo al tessuto produttivo". Di Gioia, Filcams: "Tavolo con Esselunga"

Cantiere sequestrato, l’allarme Cgil: "A rischio cento posti di lavoro"

Le forze dell’ordine in Massetana presso il cantiere del centro commerciale che è stato messo sotto sequestro nella giornata di mercoledì

Cento posti di lavoro a rischio dopo il sequestro del cantiere in Massetana dove era in fase di costruzione un centro commerciale Esselunga. L’allarme arriva dalla segretaria generale della Cgil di Siena, Alice D’Ercole, che tuona: "Siamo di fronte a un centinaio di posti di lavoro che vanno sfumando o entrano in difficoltà e questa situazione si innesca in un tessuto produttivo che si sta prosciugando per l’inflazione (a Siena superiore di 2 punti percentuali rispetto al 12% della media italiana) e per le varie crisi industriali, ma anche per la crescita esponenziale degli affitti che erode un terzo dei salari e la mancanza di regolamentazione sulle locazioni brevi, che danneggia soprattutto anziani, giovani coppie e studenti universitari". D’Ercole parla chiaro: "Ci preoccupa il quadro complessivo del territorio, che registra la crisi del Camper con 300 contratti non rinnovati, la strada in salita per la reindustrializzazione del sito AviCoop, le difficoltà di Beko Europe e la perdita di 240 milioni di euro destinati al rilancio della Biotecnologie". Tornando al cantiere in Massetana, la leader Cgil sottolinea: "Era presente una quarantina di ditte tra appalti e sub-appalti a catena. In altre parole, parliamo di un cantiere complesso, articolato che in passato è stato oggetto di attenzione, per taluni casi specifici, anche da parte nostra". La leader del sindacato annuncia inoltre: "La situazione del cantiere del centro commerciale fa da preludio a una ’tempesta perfetta’ che coinvolge la città e tutto il territorio provinciale: siamo infatti di fronte a una crisi in termini lavorativi, che non ha precedenti nella storia senese".

Preoccupazione esprime anche Mariano Di Gioia, segretario della Filcams Cgil di Siena: "Nel nuovo centro commerciale doveva entrare un centinaio di giovani, tutti assunti un anno fa dopo aver superato una selezione. Al momento sono dislocati tra le province di Arezzo, Prato e soprattutto Firenze, dove si trovano in formazione. Il 60% di loro è a tempo indeterminato, mentre gli altri hanno un contratto a termine: tutti sono impiegati nei reparti dei ’freschi’ e ’non freschi’".

Di Gioia annuncia: "Come Filcams abbiamo già attenzionato la vicenda e nelle prossime ore tenteremo di interloquire con l’azienda per eventuali procedure da mettere in campo". Al momento i cento dipendenti destinati al centro commerciale di Massetana Romana sono tutti al lavoro e "fino a dicembre non sono previste riduzioni di personale, dal momento che Esselunga non gode di un sovradimensionamento (i neoassunti coprono maternità, ferie e rafforzano gli organici dove necessario)". Ma Di Gioia non abbassa la guardia: "Alla luce della recente inchiesta giudiziaria, ci preme tutelare un meccanismo che consenta la riapertura del cantiere, la fine dei lavori e l’inaugurazione del nuovo punto vendita. Nel frattempo intendiamo proporre all’azienda l’eventuale futuro ricorso ad ammortizzatori sociali". E ancora: "A Siena c’era un progetto industriale che ora si è bloccato – continua il segretario della Filcams –, quindi la nostra preoccupazione è agire per intercettare future problematiche, sedendo a un tavolo con l’azienda per trovare soluzioni condivise".

Infine l’invito ai lavoratori: "Come Cgil siamo a disposizione per qualsiasi necessità, la porta della Camera del lavoro di Siena è sempre aperta".