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Il presidente della Regione Eugenio Giani in occasione della cerimonia di investitura a capitale della cultura della Valdichiana
La Valdichiana Senese ‘batte cassa’ per sostenere il programma che l’area, ufficialmente designata dalla Regione, il 28 dicembre scorso a Chiusi, Capitale toscana della cultura 2025, intende realizzare. Come abbiamo già riferito, l’Unione dei Comuni, titolare del progetto, ha pubblicato un avviso per la ricerca di sponsor, pronti ad intervenire a supporto del calendario di eventi in corso di definizione. La notizia ha rinfocolato la convinzione che i 300mila euro annunciati dal presidente Eugenio Giani fossero insufficienti per finanziare, naturalmente anche solo in parte, un piano ambizioso come quello presentato dalla Valdichiana Senese per la designazione a Capitale italiana della cultura, tarato oltretutto per il 2026 e sottoposto invece ad forte accelerazione per rientrare nell’anno già iniziato.
Premesso che la pubblica amministrazione è tenuta ad adottare una procedura trasparente per le ricerche di sponsor, dovendo garantire parità di accesso a chiunque voglia abbinare il proprio marchio e contribuire ad iniziative delle istituzioni, informazioni raccolte direttamente paiono confermare che alcuni partner siano stati già individuati e siano quindi pronti a formulare la propria offerta, sia come ‘main sponsor’ (valore della sponsorizzazione, 10mila euro) sia come ordinario (5.000); eventuali offerte superiori ai 10mila euro daranno diritto al titolo di ‘sostenitore’. Il contributo, che può provenire da soggetti sia pubblici sia privati, può realizzarsi anche sotto forma di beni e/o servizi.
L’avviso resta aperto fino al 15 dicembre; sarà dunque possibile proporsi come sponsor anche a programma iniziato, sapendo che il rapporto terminerà con la fine dell’anno. Obiettivo non dichiarato, ma lasciato intendere, è avvicinarsi al mezzo milione di euro e presentare il programma entro la fine di febbraio, già recante i loghi di alcuni sponsor.
Diego Mancuso