‘Caporalato e sfruttamento in agricoltura: la necessità di un nuovo approccio’: Flai Cgil e Cgil di Siena e della Toscana in prima linea contro il fenomeno. Dopo il saluto di Alice D’Ercole, segretaria Cgil Siena, Andrea Biagianti, leader della Flai Cgil, ha spiegato: "Il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura riguarda anche il nostro territorio. Dobbiamo aprire una discussione coinvolgendo istituzioni, parti datoriali e sindacati per mettere in campo strumenti concreti. La situazione, infatti, come ha dichiarato anche il prefetto Pirrera, coinvolge i Centri di accoglienza straordinaria che diventano dei veri e propri luoghi in cui reperire manodopera, poi sfruttata da aziende di contoterzisti". E ancora: "Stiamo parlando prevalentemente di migranti che vengono dal Pakistan e dal Bangladesh, ma il fenomeno non riguarda soltanto lavoratori stranieri".
Il senatore Pd Silvio Franceschelli ha commentato: "Le istituzioni devono dare alle imprese strumenti per svolgere la loro attività in modo regolare. In provincia abbiamo 3.500 lavoratori giornalieri, le imprese chiedono manodopera ai contoterzisti e spesso non sono a conoscenza delle situazioni di irregolarità. Le nostre produzioni sono a grande valore aggiunto, quindi è giusto dare alle aziende strumenti utili".
L’assessore regionale a Formazione professionale e lavoro, Alessandra Nardini, ha illustrato il Progetto Soleil: "E’ finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che mette a disposizione oltre 4,7 milioni di euro per il nostro territorio. Come Regione Toscana crediamo che la piaga dello sfruttamento lavorativo meriti la massima attenzione e che si devano superare alcuni stereotipi, perché lo sfruttamento lavorativo non riguarda solo il Sud e neanche solo l’agricoltura. Bisogna quindi lavorare in rete e fare squadra". Nardini ha evidenziato: "Puntiamo quindi sulla sinergia tra pubblico e privato attraverso i nostri Centri per l’Impiego. Vogliamo garantire il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone attraverso percorsi di formazione individuali, sostegno abitativo e sostegno al reddito. Promuovere un’occupazione legale significa anche promuovere un’occupazione più sicura".
Infine la presidente della Provincia di Siena, Agnese Carletti: "Intendo estendere il tavolo di coordinamento, nato per la crisi Beko, al mondo del lavoro in generale, rendendolo permanente. Il tutto, con il coinvolgimento di istituzioni, categorie economiche e sociali: ciascuno dovrà fare la sua parte per le proprie competenze".
C.B.