REDAZIONE SIENA

Carceri, troppi detenuti a Siena e Ranza: "Un salvagente dalle nuove misure"

Marruganti, responsabile Dipartimento legalità di Fdi, valuta positivamente scontare la pena in comunità. Il vice segretario regionale del Sappe Benzo: "Servizi aumentati ma il personale delle penitenziaria è diminuito" .

Da sinistra Fabio Vaccaro (Fsp polizia), Claudio Benzo (Sappe) e Mauro Marruganti (Fdi)

Da sinistra Fabio Vaccaro (Fsp polizia), Claudio Benzo (Sappe) e Mauro Marruganti (Fdi)

"Le conseguenze del decreto carceri per gli istituti di pena senesi? Lo vedremo nei prossimi mesi. Ma i presupposti sono molto positivi perché, per la prima volta, il governo, invece di fare come avvenuto in precedenza quando si è ricorso allo svuota-carceri con indulti e amnistie, questa volta punta sulla possibilità di espiare la pena all’esterno dell’istituto penitenziario. Per esempio in comunità terapeutiche", sostiene Mauro Marruganti, responsabile provinciale del dipartimento legalità, sicurezza e immigrazione di Fratelli d’Italia. Che ieri ha fatto il punto sugli scenari futuri insieme, tra gli altri, al segretario provinciale Siena Fsp della polizia Fabio Vaccaro e al vice segretario regionale Toscana Sappe polizia penitenziaria Claudio Benzo. "Si punta a garantire una detenzione più dignitosa assumendo personale della penitenziaria, ci saranno anche per il senese nuovi ingressi, sia a Ranza che a Santo Spirito", aggiunge Marruganti sottolineando il progetto di costruire nuovi carceri che rientra nelle strategie nazionali. Di cui c’è un grande bisogno, visto anche la situazione in cui questa estate si sono trovati a vivere i detenuti. Un nutrito gruppo aveva scritto una lettera a La Nazione per raccontare la condizione nei giorni più bollenti.

"Per quanto riguarda sia Siena che San Gimignano siamo in soprannumero – interviene Benzo – A Siena siamo a 72 carcerati e dovrebbero essere 56, per quanto riguarda Ranza non so dare un dato preciso. Certo è che per l’alta sicurezza le celle sarebbero previste singole mentre sono in due. In linea di massima si dovrebbe essere intorno ai 40-50 detenuti in soprannumero rispetto alla capienza". La questione più grave resta quella della carenza di personale della polizia penitenziaria. "I servizi all’interno del carcere sono aumentati ma il personale è diminuito. C’è stata un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Francesco Michelotti e poi un incontro con l’onorevole del Pd (Laura Boldrini, ndr) ma stiamo ancora aspettando risposte dal ministero" , osserva Benzo. In realtà sono arrivate due donne in soprannumero a Siena ma non possono accedere al 70% degli ambienti del carcere. "Se funzionasse l’intera macchina giuridica avremmo un 20%-30% di detenuti che andrebbero a scontare la pena all’esterno snellendo il sovraccarico di servizi per la penitenziaria", si osserva.

La.Valde