
Il team della Cardiologia Interventistica diretta dal dottor Massimo Fineschi
Siena, 10 febbraio 2024 – E’ di una settimana fa l’annuncio che la Cardiologia interventistica dell’AouSenese ha raggiunto l’importante traguardo di 50 interventi di mitraclip. Andiamo dunque a conoscere l’Unità eccellente diretta dal dottor Massimo Fineschi.
Quali le particolarità della Cardiologia Interventistica?
"Quella di eseguire le procedure con accessi percutanei, cioè con un piccolo ’foro’ in un’arteria e di raggiungere il cuore tramite l’uso di cateteri endovascolari. Si tratta di interventi anche molto complessi eseguiti con minima invasività, quindi meno complicanze e più rapido recupero per il paziente. Questa specialità si è sviluppata a fine anni 80, inizialmente si è dedicata al trattamento della malattia aterosclerotica coronarica e, poi, grazie allo sviluppo tecnologico, abbiamo iniziato anche il trattamento delle cardiopatie strutturali e di gran parte delle malattie cardiovascolari".
Una storia fatta di persone. Quanto è importante il team?
"Dove siamo arrivati adesso lo dobbiamo ai tanti professionisti che hanno contribuito allo sviluppo di un’attività specialistica in continua evoluzione. La Cardiologia Interventistica senese si è sviluppata inizialmente grazie alla ’visione’ del professor Achille Bravi, successivamente portata avanti con grande competenza dal dottor Carlo Pierli ma la vera forza è la condivisione continua con tutta l’équipe, dove il contributo di ogni singolo operatore è indispensabile. Devo anche ringraziare i colleghi della cardiologia clinica, i cardiochirurghi ed i cardioanestesisti che rendono possibile l’esecuzione di procedure molto complesse".
Quali sono i volumi di attività?
"Nel 2023 abbiamo fatto 741 ricoveri di cui il 20% provenienti dall’area vasta e extra Toscana. Eseguiamo circa 2.000 procedure ogni anno. Nel 2023 abbiamo eseguito 500 procedure di angioplastica coronarica e 200 su cardiopatie strutturali. L’unità operativa esegue anche procedure di elettrofisiologia impiantistica e di trattamento di aritmie complesse (ablazioni transcatetere). Per svolgere queste attività le nostre sale sono attive H24, 7 giorni su 7".
Come funziona la rete dell’infarto?
"L’angioplastica coronarica è il trattamento più efficace per ridurre la mortalità dell’infarto miocardico acuto, per questo motivo è stata istituita la rete dell’infarto dal 2010. La rete consente ai pazienti di arrivare al trattamento in sala nel più breve tempo possibile, con il coinvolgimento dell’emergenza territoriale e di tutti gli ospedali afferenti al nostro centro con i quali ci sono percorsi condivisi. Ogni anno trattiamo con angioplastica circa 150 casi di infarto miocardico acuto".
Che tipo di collaborazione c’è con l’Area vasta?
"La Cardiologia Interventistica di Siena è centro di riferimento per l’Area vasta Sud Est per il trattamento delle patologie valvolari: cioè per la sostituzione valvolare aortica transcatetere e per la riparazione percutanea della valvola mitrale. Nel gennaio 2023 abbiamo avviato un percorso interaziendale per il trattamento presso il nostro centro di tutti i pazienti selezionati per questi interventi".
Qual è il contributo alle attività di ricerca e formazione?
"Il nostro centro collabora all’insegnamento presso la scuola di Specializzazione di Cardiologia dell’Università di Siena, siamo riferimento nazionale per la formazione in ambito di imaging endoluminale coronarico e per lo studio invasivo della fisiologia coronarica. Partecipiamo a Trials randomizzati sulla malattia coronarica e sulle terapie farmacologiche, tra cui uno studio multicentrico sulla stenosi valvolare aortica finanziato dal Ministero della Salute".