MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Carriere parallele. Scompiglio e Gingillo in cerca di una vittoria che si fa attendere

Le ultime vittorie risalgono al luglio 2017 e al luglio 2018. Dal percorso sul tufo di piazza del Campo alle strategie paliesche,. ritratto di due fantini che attendono l’occasione per riaffermarsi.

Carriere parallele. Scompiglio e Gingillo in cerca di una vittoria che si fa attendere

Carriere parallele. Scompiglio e Gingillo in cerca di una vittoria che si fa attendere

Il Palio di agosto sarà per entrambi una prova determinante per la loro carriera. Quando si parla di alternativa al fantino ’big’ per eccellenza, gli occhi sono puntati su di loro e da questi si attende adesso una grande dimostrazione di abilità, per rovesciare un destino a volte davvero avaro.

Scorrono quasi in perfetto parallelo le carriere sul tufo dei fantini Jonatan Bartoletti in arte Scompiglio e di Giuseppe Zedde battezzato come Gingillo. Il primo è della classe 1981, il secondo solo di un anno più giovane, 1982. Scompiglio ha esordito e vinto il 16 agosto 2007 nel Leocorno con il cavallo Brento, Gingillo ha corso il suo primo Palio il 16 agosto 2002 nel Bruco con Attilax. Ad oggi il Bartoletti ha corso 30 Carriere con 5 vittorie, lo Zedde ha un Palio in più, 31, le vittorie sono tre. Quello che avvicina di più l’uno all’altro è la distanza dall’ultima vittoria ad oggi. Il senso dell’attesa, della sospirata rivincita. Che entrambi aspettano con impazienza. Giuseppe Zedde non vince dal 16 agosto 2018, una bella e bruciante rincorsa, lui nella Lupa, con cui riesce a mettere la testa avanti già al primo San Martino, nonostante la partenza da decimo posto alla mossa. Andando anche contro a chi diceva che Porto Alabe era un cavallo da rimonta ma che aveva problemi a mettersi sulle gambe al primo giro.

Jonatan Bartoletti vince invece l’ultima volta nel Palio di Provenzano del 2017. Viene da un glorioso ’cappotto’ nella Lupa e quello sembra il suo momento. Coglie un altro successo nella Giraffa con il cavallo Sarbana, vincendo di forza ma anche con la capacità di gestire un arrivo al fulmicotone. Da quei giorni nessuno dei due ha saputo ripetersi. Eppure le occasioni non sono mancate, nemmeno professionalità e voglia di fare. Talvolta la sfortuna è stata eclatante, a volte le strategie non sono state quelle vincenti. Succede.

Hanno superato i quarant’anni ma c’è ancora tempo per rimediare. Intanto, dal punto di vista strategico, dovevano essere i primi possibili ’anti Tittia’, anche per le scelte dei capitani. Ma questo dal 2018 non è più avvenuto, in anni nei quali anche la tragica scomparsa di Andrea Mari - oltre all’indicibile dolore per la perdita umana - ha travolto gli equilibri palieschi.

È vero che, a parte Brigante, non è arrivato un nome nuovo a sparigliare le carte offrendo grandi alternative, ma sarà inevitabile che prima o poi avvenga, e questo sarà anche sotto gli occhi di entrambi. Dal punto strategico fanno parte di schieramenti rigidi fino a un certo punto. Sono professionisti che soprattutto negli ultimi tempi amano guardarsi attorno senza nessun pregiudizio.

Devono contare soprattutto su loro stessi, sulla capacità di saper scegliere il cavallo giusto e la Contrada ideale. Tuttavia sanno altrettanto bene che il tempo passa per tutti e che proprio questo agosto può offrire loro una opportunità che non sarà destinata all’infinito. Sono bravi, preparati e soprattutto motivati. Sceglierli oggi può essere un decisivo investimento. Probabilmente loro non aspettano altro.