Siena, 10 novembre 2024 – Ha scritto ai ladri. Sì, proprio a quelli che giovedì sono entrati nella sua abitazione di campagna a due passi da Isola d’Arbia. Non sa chi sono ma, temendo che altri possano presentarsi e spaccare di nuovo le finestre, mettendo sotto sopra l’abitazione, ha fatto un cartello. E l’ha affisso alla porta d’ingresso e a tutti gli accessi dell’abitazione per informare che in casa sua sono già entrati i ladri. Un’iniziativa, quella di S.M., che strappa il sorriso anche se l’allarme in questo periodo resta alto.
“Gentilissimi signori ladri – recita il cartello – dal momento che abbiamo già ricevuto una visita da parte dei vostri ’colleghi’ vi chiederemo gentilmente se poteste evitare di entrare un’altra volta in casa procurando ulteriori danni. All’interno non ci sono nè oro, né gioielli, né preziosi di alcun tipo. Confidando nella vostra sensibilità vi ringraziamo”.
“Ero in ufficio quando mi sono accorto che qualcosa non andava nell’abitazione che utilizziamo soprattutto d’estate. Proprio per questo avevo preso una telecamera mettendola all’interno del salotto. Verso le 12.20 era off line. Spenta. Poiché nei giorni precedenti si era verificato un guasto alla pompa di calore con conseguente perdita d’acqua, ho temuto che si fosse ripetuto il problema. Così ho chiesto a mia moglie di andare a controllare”, ricostruisce il proprietario. La donna ha trovato la luce accesa in cucina, ma lui le aveva spente tutte. Poi si è accorta che la telecamera non era più al suo posto ma gettata sotto il tavolo. ’Chiama i carabinieri’, ha chiesto al marito. “Non sono rimasti molto in casa i ladri, appena il tempo di tirare giù la scala che porta in soffitta dove forse cercavano la cassaforte. Che non c’è. Lì solo gli addobbi di Natale e poco più. Sono entrati in camera da letto, hanno rovistato ma, alla fine, se ne sono andati con un profumo ed un asciugacapelli. Il danno maggiore è stato quello alla finestra di camera a pian terreno e alla finestra da cui sono penetrati in casa. Ora mi attrezzerò sicuramente con un sistema di allarme perché non è stata una bella esperienza”, osserva S.M. Che ha denunciato tutto ai carabinieri, giunti sul posto.